In Egitto si dimette il governo del premier Beblawi
Il premier egiziano, Hazem el-Beblawi, ha rassegnato ieri le dimissioni nelle mani
del presidente ad interim, Mansour. In una dichiarazione trasmessa dalla tv, Beblawi
non ha chiarito i motivi del suo gesto. Secondo fonti governative, si tratterebbe
di “un passaggio obbligato” in vista dell'annuncio della candidatura alle presidenziali
del capo delle Forze Armate e ministro della Difesa, al-Sisi. Il servizio è di Salvatore
Sabatino:
Il governo egiziano
ha compiuto la prima fase della road map - con l'approvazione della Costituzione -
e ha riportato la sicurezza, per questo ha deciso di dimettersi. E’ l’ormai ex premier
Beblawi ad annunciare il passo indietro del suo Esecutivo. Una mossa ampiamente prevista,
secondo alcuni un passaggio essenziale per aprire alla candidatura presidenziale di
Abdel Fattah Sisi; colui che ora ha una strada spianata verso la vittoria; strada
dritta fino al traguardo di aprile, quando si terranno le elezioni. Di certo il potente
capo dell’Esercito potrà concludere la costruzione dell’architrave democratico del
Paese – per alcuni una chimera – iniziato con la deposizione del presidente Morsi.
A questo punto già si pensa alla successione. Si parla del ministro per la Casa Ibrahim
Mehlab ma anche di banchieri come Adel el-Labban e dell'economista Kamal el-Ganzouri,
tutti nomi vicini ad al Sisi. Non si esclude, però, neppure Amr Moussa, ex ministro
degli Esteri ed ex segretario della Lega Araba.