Mosca accusa i rivoluzioni in Ucraina: tendenze dittatoriali
La Russia alza ancora i toni nei confronti del governo 'rivoluzionario' salito al
potere in Ucraina a Kiev. Un comunicato ufficiale di Mosca denuncia che stanno emergendo
tendenze "dittatoriali" e "metodi terroristici". Ma l’opposizione all’ex presidente
Janukovich denuncia: c’è Mosca dietro la repressione violenta delle proteste. Davide
Maggiore:
Janukovich è
ricercato, insieme ad altri, per “l’uccisione di massa” di civili, e non se ne hanno
notizie dall’alba di oggi, quando era in Crimea. Lo hanno spiegato le nuove autorità
proprio nel giorno in cui a Kiev è arrivata la rappresentante europea per la politica
estera, Catherine Ashton e il neopresidente Turcinov ha avuto il riconoscimento dell’Unione.
Il parlamento di Kiev ha votato “a larga maggioranza”, ha spiegato un portavoce di
Bruxelles, definendo la decisione “democratica e legittima”. E mentre il segretario
generale dell’Onu Ban Ki-moon ha chiesto di creare “un ambiente favorevole allo svolgimento
di elezioni libere ed eque”, le autorità russe hanno espresso dubbi sulla legittimità
dei nuovi governanti, sostenendo che in Ucraina stanno emergendo tendenze “dittatoriali”
e “metodi terroristici”. Se il Paese deciderà di avvicinarsi all’Europa, Mosca potrebbe
imporre dazi sulle sue importazioni: un’altra difficoltà per Kiev che ha bisogno di
25 miliardi di euro per evitare il default. E di Paese “sull’orlo del baratro” ha
parlato il presidente dell’Europarlamento, Martin Schulz, mentre si pensa ad una conferenza
internazionale sulla questione.