2014-02-24 08:11:17

La Russia richiama l’ambasciatore a Kiev. Turcinov: siano rispettate le scelte del Paese


Tensioni tra Mosca e Kiev dopo l’uscita di scena del presidente ucraino filo-russo Viktor Yanukovich. La Russia ha richiamato il proprio ambasciatore "per consultazioni". Intanto il novo Capo provvisorio dello Stato, Oleksandr Turcinov ha chiesto a Mosca di rispettare la scelta europeista dell’Ucraina. Fitto scambio di telefonate tra il capo del Cremlino Putin e i leader mondiali, mentre oggi arriva a Kiev il capo della diplomazia Ue, Catherine Ashton. Massimiliano Menichetti:RealAudioMP3

E’ Oleksandr Turcinov, braccio destro dell’ormai libera Iulia Timoshenko, ha ribadire che la Russia deve rispettare le scelte dell’Ucraina. Il nuovo capo provvisorio dello Stato a cui è affidata anche la presidenza del parlamento e il ruolo di premier ad interim, ha escluso di voler occupare la poltrona di primo ministro nel prossimo governo, che dovrà essere formato entro domani. Le elezioni presidenziali sono state anticipate al 25 maggio. Intanto del fuggito e decaduto presidente Viktor Yanukovich si sono perse le tracce, si ipotizza sia nella città natale di Donetsk, nella parte orentale dell’Ucraina, dove si registrano manifestazioni filorusse. Rimane incandescente il clima in Crimea, dove la Russia ha un'importante base navale a Sebastopoli: diecimila persone, ieri, hanno manifestato contro quello che hanno definito un "golpe”. Qui in centinaia si stanno arruolando nelle cosiddette “brigate popolari” per difendere "se necessario" la Repubblica autonoma. Sul fronte internazionale la Russia ha richiamato il proprio ambasciatore a Kiev mentre il presidente russo Putin ha avuto una serie di telefonate con i leader mondiali, dall’omologo statunitense Obama alla cancelliera tedesca Merkel, ci sarebbe "accordo" sulla necessità di rispettare "l'integrita' dell’Ucraina”. La tedesca Merkel ha sentito anche la leader della rivoluzione arancione Timoshenko, al centro del colloquio l’unità del Paese. E per aiutare l’Ucraina sull'orlo del collasso economico – anche a causa della decisione della Russia di congelare un prestito da 15 miliardi di dollari – il Fondo Monetario Internazionale e l’Unione Europea pensano ad interventi urgenti di sostegno. Intanto arriva oggi a Kiev il capo della diplomazia Ue, Catherine Ashton, mentre è già in città il coordinatore dell'Onu per la pace in Medio Oriente Robert Serry.







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