Renzi: lotta alla burocrazia e subito tagli alla spesa. Il nuovo governo affronta
il voto del Senato
Domenica di lavoro per il premier Matteo Renzi, che mette a punto il discorso programmatico
con cui chiederà la fiducia, questo lunedì al Senato e martedì alla Camera. Intanto
il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Delrio sottolinea: o si fanno le
riforme o si torna al voto. Servizio di Giampiero Guadagni:
Riduzione
delle tasse per famiglie e imprese, primo obiettivo del nuovo Governo. Nessuna promessa
ma l’impegno a provarci, spiega su twitter Matteo Renzi, trovando le risorse da taglio
della spesa pubblica e stop alla burocrazia, la madre di tutte le battaglie, scrive
il premier. Più nel dettaglio va il sottosegretario alla presidenza del consiglio
Delrio, che in una intervista televisiva dice no alla patrimoniale ma ipotizza come
nel resto d’Europa una maggiore tassazione delle rendite, per mantenere in equilibrio
i conti pubblici. Delrio poi nega un complotto contro Letta: la staffetta, assicura,
è stata una decisione delle forze politiche. Il sottosegretario infine spiega che
entro sei mesi sarà cambiata la legge elettorale: dunque nessun congelamento dell’Italicum,
il sistema di voto concordato da Renzi e Berlusconi. Ma il Nuovo centrodestra di Alfano,
alleato del premier, insiste per fare entrare in vigore il nuovo sistema di voto solo
dopo la riforma del Senato, garantendo così continuità alla legislatura. Questo lunedì
e martedì Renzi entrerà nel merito delle proposte, chiedendo la fiducia delle Camere.
Può contare su una maggioranza certa, anche se a Palazzo Madama non si sa quanto ampia.
Dipenderà soprattutto dalla minoranza del Pd che fa capo a Civati. Poi, piede sull’acceleratore:
Renzi è infatti consapevole che per le attese create e per le modalità di approdo
a Palazzo Chigi il suo Esecutivo non avrà a disposizione il normale tempo di rodaggio.