2014-02-22 14:20:03

I vescovi maltesi: gli ospedali siano “palestre di speranza”


Gli ospedali siano “palestre di speranza”, non solo luoghi di cura della sofferenza: questo l’invito rivolto da mons. Mario Grech, presidente della Conferenza episcopale di Malta, ai partecipanti al Forum per gli operatori sanitari svoltosi nei giorni scorsi sull’isola. Richiamando la necessità di guardare gli ammalati con gli occhi della misericordia e dell’umanità, il presule esorta al rispetto e alla difesa della dignità dei pazienti, perché “l’assistenza medica non è solo scienza, ma arte terapeutica” e, quando essa assume “un volto umano”, spesso si verifica “una guarigione più completa” dei malati. In modo particolare, “quando la scienza non riesce a vincere la patologia – continua mons. Grech – l’umanità degli operatori sanitari aiuta il paziente a confrontarsi con la morte in modo dignitoso”. Quindi, il presidente dei vescovi maltesi ricorda che “un malato è soprattutto una persona e non può essere ridotto ad un ‘caso clinico’ “; per questo, rapportarsi con lui significa “comprendere la sua interiorità” e rispettare la sua identità “anche in situazioni difficili”. Riflettendo, infine, sull’etimologia della parola “ospedale”, mons. Grech la mette in relazione con il termine “ospitalità”: “ciò significa – spiega – che un ospedale non può essere inospitale”, anzi deve “offrire accoglienza e prendersi cura di coloro che vivono un momento drammatico della loro vita, soprattutto se dovuto a malattie croniche, irreversibili o terminali”. (I.P.)







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