Concistoro, l'allocuzione del Papa ai nuovi cardinali. Testo integrale
Il Papa al Concistoro per la creazione di 19 nuovi cardinali ha tenuto la sua allocuzione
partendo dal Vangelo proclamato. Di seguito il testo integrale:
«Gesù
camminava davanti a loro…» (Mc 10,32).
Anche in questo momento Gesù cammina
davanti a noi. Lui è sempre davanti a noi. Lui ci precede e ci apre la via… E questa
è la nostra fiducia e la nostra gioia: essere suoi discepoli, stare con Lui, camminare
dietro a Lui, seguirlo…
Quando con i Cardinali abbiamo concelebrato insieme
la prima santa Messa nella Cappella Sistina, "camminare" è stata la prima parola che
il Signore ci ha proposto: camminare, e poi costruire e confessare.
Oggi ritorna
quella parola, ma come un atto, come l’azione di Gesù che continua: «Gesù camminava…»
. Questo ci colpisce nei Vangeli: Gesù cammina molto, e istruisce i suoi lungo il
cammino. Questo è importante. Gesù non è venuto ad insegnare una filosofia, un’ideologia…
ma una "via", una strada da percorrere con Lui, e la strada si impara facendola, camminando.
Sì, cari Fratelli, questa è la nostra gioia: camminare con Gesù.
E questo non
è facile, non è comodo, perché la strada che Gesù sceglie è la via della croce. Mentre
sono in cammino, Egli parla ai suoi discepoli di quello che gli accadrà a Gerusalemme:
preannuncia la sua passione, morte e risurrezione. E loro sono «stupiti» e «pieni
di timore». Stupiti, certo, perché per loro salire a Gerusalemme voleva dire partecipare
al trionfo del Messia, alla sua vittoria – lo si vede poi dalla richiesta di Giacomo
e Giovanni; e pieni di timore per quello che Gesù avrebbe dovuto subire, e che anche
loro rischiavano di subire.
Diversamente dai discepoli di allora, noi sappiamo
che Gesù ha vinto, e non dovremmo avere paura della Croce, anzi, nella Croce abbiamo
la nostra speranza. Eppure, siamo anche noi pur sempre umani, peccatori, e siamo esposti
alla tentazione di pensare alla maniera degli uomini e non di Dio.
E quando
si pensa in modo mondano, qual è la conseguenza? Dice il Vangelo: «Gli altri dieci
si sdegnarono con Giacomo e Giovanni» (v. 41). Si sdegnarono. Se prevale la mentalità
del mondo, subentrano le rivalità, le invidie, le fazioni…
Allora questa Parola
che oggi il Signore ci rivolge è tanto salutare! Ci purifica interiormente, fa luce
nelle nostre coscienze, e ci aiuta a sintonizzarci pienamente con Gesù, e a farlo
insieme, nel momento in cui il Collegio dei Cardinali si accresce con l’ingresso di
nuovi Membri.
«Allora Gesù, chiamatili a sé…» (Mc 10,42). Ecco l’altro gesto
del Signore. Lungo il cammino, si accorge che c’è bisogno di parlare ai Dodici, si
ferma, e li chiama a sé. Fratelli, lasciamo che il Signore Gesù ci chiami a Sé! Lasciamoci
con-vocare da Lui. E ascoltiamolo, con la gioia di accogliere insieme la sua Parola,
di lasciarci istruire da essa e dallo Spirito Santo, per diventare sempre di più un
cuore solo e un’anima sola, intorno a Lui.
E mentre siamo così, convocati,
"chiamati a Sé" dal nostro unico Maestro, vi dico ciò di cui la Chiesa ha bisogno:
ha bisogno di voi, della vostra collaborazione, e prima ancora della vostra comunione,
con me e tra di voi. La Chiesa ha bisogno del vostro coraggio, per annunciare il Vangelo
in ogni occasione opportuna e non opportuna, e per dare testimonianza alla verità.
La Chiesa ha bisogno della vostra preghiera, per il buon cammino del gregge di Cristo,
la preghiera - non dimentichiamolo! - che, con l’annuncio della Parola, è il primo
compito del Vescovo. La Chiesa ha bisogno della vostra compassione soprattutto in
questo momento di dolore e sofferenza in tanti Paesi del mondo. Esprimiamo insieme
la nostra vicinanza spirituale alle comunità ecclesiali e a tutti i cristiani che
soffrono discriminazioni e persecuzioni. Dobbiamo lottare contro ogni discriminazione!
La Chiesa ha bisogno della nostra preghiera per loro, perché siano forti nella fede
e sappiano reagire al male con il bene. E questa nostra preghiera si estende ad ogni
uomo e donna che subisce ingiustizia a causa delle sue convinzioni religiose.
La
Chiesa ha bisogno di noi anche affinché siamo uomini di pace e facciamo la pace con
le nostre opere, i nostri desideri, le nostre preghiere. Fare la pace! Artigiani della
pace! Per questo invochiamo la pace e la riconciliazione per i popoli che in questi
tempi sono provati dalla violenza, dall’esclusione e dalla guerra.
Grazie,
Fratelli carissimi! Grazie! Camminiamo insieme dietro il Signore, e lasciamoci sempre
più convocare da Lui, in mezzo al Popolo fedele, al santo Popolo fedele di Dio, alla
santa madre Chiesa. Grazie!