Unicef: nel mondo 59 milioni di bambini in situazioni di emergenza
Sono 59 milioni i bambini che vivono in emergenza, dovuta soprattutto a guerre e disastri
naturali, in 50 Paesi del mondo. Lo denuncia l’Unicef che ha pubblicato il Rapporto
sull'intervento umanitario 2014 chiedendo 2,2 miliardi di dollari in aiuti per esempio
per continuare campagne di vaccinazione salvavita e lavori per l’accesso indispensabile
all’acqua potabile. Il servizio di Gabriella Ceraso:
"I bambini sono
sempre i più vulnerabili nelle situazioni critiche. Rischiano di essere vittime di
violenze, sfruttamento, malattie e abbandono". Per questo, scrive in un comunicato
il direttore dei programmi d’emergenza Unicef Ted Chaiban, occorrono aiuti. Su 85
milioni di persone in pericolo, 59 sono bambini e in tanti Paesi l’anno passato non
si è potuto intervenire soddisfacendo i bisogni per deficit finanziari come accaduto
in Angola, Eritrea, Lesotho e Madagascar o a causa di restrizioni nell’accesso umanitario
o di insicurezza. Quest’anno dunque serve di più: 2,2 miliardi di dollari. Di cui
835milioni solo per la Siria e le regioni vicine da spendere in vaccinazioni, acqua
potabile, educazione e protezione. L’Unicef nel Rapporto sottolinea la situazione
grave anche in Sud Sudan, l'ultimo dei conflitti su vasta scala tra ribelli e governo,
che produce 400 mila bambini con famiglie sfollati e oltre 3,2 milioni di persone
che chiedono assistenza umanitaria per la stagione delle piogge che si avvicina e
per evitare catastrofi. 450mila sfollati invece in Mali, scrive l’Unicef, malnutrizione
acuta per quasi un milione e mezzo di bambini in Sahel, la più grande epidemia di
colera al mondo ad Haiti. Ma per l’Africa è emergenza anche in Angola a causa della
siccità, nella Repubblica Centrafricana per le atrocità che la guerra sta producendo,
nella Repubblica Democratica del Congo per l'instabilita' cronica che genera 2,7 milioni
di sfollati e grave malnutrizione. Su altri fronti emergenziali anche Filippine, Yemen
e Afghanistan. Le risorse che l'Unicef raccogliera' per il 2014, spiega il rapporto,
permetteranno di continuare il lavoro svolto nel 2013; anno in cui, ad esempio, sono
stati vaccinati contro il morbillo 24,5 milioni di bambini; 20 milioni di persone
hanno ricevuto accesso ad acqua potabile per uso domestico e personale; 935.000 bambini
hanno ricevuto sostegno psicosociale.