Nuovo governo: per mons. Bregantini priorità siano lavoro e famiglia
Al nuovo governo Renzi spetta ora dare risposte concrete alle tante attese che si
vivono nel Paese. Ma quali potrebbe essere le priorità per il nuovo esecutivo? Alessandro
Guarasci ha sentito il vescovo Giancarlo Maria Bregantini, presidente della
Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro:
R. – Famiglia
e giovani, questo è il grande problema che noi abbiamo. L’accoglienza degli immigrati,
l’integrazione, l’appoggio anche a quello che ha fatto il ministro Kyenge, la detassazione
per chi assume in modo tale da favorire tutto quello che è di sostegno, di incitamento
all’occupazione giovanile. Ascoltando però la gente dei campi, gli operai, il mondo
del lavoro, si raccolgono molti suggerimenti. Occorre che Renzi si metta in ascolto,
crei un’équipe per la "Job act", capace di ascoltare. Noi avremmo anche mille proposte
da fargli sul piano operativo. La politica al servizio della gente.
D. – Finora,
però, sembra che si sia parlato poco del Sud: lei che cosa ne pensa?
R. – Verissimo.
C’è una questione nazionale che è critica. Il Sud però vive in termini quantitativi
il doppio dei problemi, perché soprattutto non ha soluzione. Il Sud, poi, culturalmente
è un problema respinto, rimosso. Il Sud deve avere la consapevolezza di valere, però
anche di essere sostenuto.
D. – Per chiudere, è possibile che Renzi affronti
anche il tema delle unioni civili. Secondo lei, quali paletti vanno messi?
R.
– Secondo me, sarebbe una perdita di credibilità, in questo momento. Cioè, in questo
momento affronti i veri problemi della gente, che non sono questi. Questo, io gli
consiglierei. I temi etici, che dividono maggioranza e minoranza, li tratti dopo.
Primariamente, i temi sociali. Questo è il consiglio che io gli darei.