Concistoro, appello per i cristiani perseguitati e le crisi in Ucraina, Siria, Nigeria,
Sud Sudan, Centrafrica
Sulla seconda giornata del Concistoro straordinario sul tema della famiglia, il direttore
della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha tenuto un briefing per i giornalisti.
Il
portavoce vaticano ha subito riferito che il cardinale decano Angelo Sodano, a nome
del Papa e di tutto il Concistoro, ha inviato un messaggio di partecipazione ai cardinali
ucraini citati dal Papa all’inizio dei lavori per esprimere vicinanza per la situazione
nel Paese.
Come ulteriore manifestazione dell’attenzione del Concistoro, del
Papa e di tutti i cardinali per i tanti problemi che ci sono nel mondo, anche oltre
a quelli dell’Ucraina che ci tengono con il fiato sospeso – ha poi aggiunto padre
Lombardi - io sono stato incaricato di presentarvi una dichiarazione, approvata anche
dal Papa personalmente. E’ una dichiarazione del direttore della Sala Stampa, che
presenta il pensiero, l’atteggiamento, i sentimenti del Papa, insieme al Concistoro.
Questo il testo della dichiarazione:
“Nel corso del Concistoro
straordinario, il Santo Padre e il Collegio Cardinalizio hanno elevato al Signore
una particolare supplica per i numerosi cristiani che, in diverse parti del mondo,
sono sempre più frequentemente vittime di atti di intolleranza o di persecuzione.
A quanti soffrono a causa del Vangelo, il Santo Padre e i Cardinali desiderano rinnovare
l’assicurazione della loro costante preghiera, esortandoli a rimanere saldi nella
fede e a perdonare di cuore ai propri persecutori, a imitazione del Signore Gesù.
Parimenti, il pensiero del Papa e dei Cardinali è andato anche alle Nazioni che, in
questo periodo, sono lacerate da conflitti interni, o comunque da gravi tensioni che
ledono la normale convivenza civile, come in Sud Sudan o in Nigeria, dove un continuo
stillicidio di attentati miete numerose vittime innocenti, in un crescente clima di
indifferenza. In queste ore desta una speciale apprensione il drammatico evolversi
della situazione in Ucraina, per la quale si auspica che cessi prontamente ogni azione
violenta e si ristabiliscano la concordia e la pace. Allo stesso modo, preoccupa molto
il persistere del conflitto in Siria, che sembra ancora lontano dal trovare una soluzione
pacifica duratura, come pure di quello nella Repubblica Centroafricana, il quale assume
ogni giorno proporzioni più ampie. Sempre più urgente è l’iniziativa della comunità
internazionale per favorire la pace e la riconciliazione interna, garantire il ripristino
della sicurezza e dello Stato di diritto e permettere l’indispensabile accesso agli
aiuti umanitari. Purtroppo, si è avuto modo di notare che molti dei conflitti in corso
vengono descritti come di natura religiosa, non di rado contrapponendo surrettiziamente
cristiani e musulmani, mentre si tratta di conflitti che hanno primariamente radici
di natura etnica, politica o economica. Da parte sua, la Chiesa cattolica, nel condannare
ogni violenza perpetrata in nome dell’appartenenza religiosa, non mancherà di continuare
il proprio impegno per la pace e la riconciliazione, attraverso il dialogo interreligioso
e le molteplici opere di carità che quotidianamente forniscono aiuto e conforto ai
sofferenti ovunque nel mondo”.
Padre Lombardi ha poi detto che gli è stato
raccomandato di far notare il passo sulla situazione della Repubblica Centrafricana.
Ha
fatto poi notare che il Papa e i cardinali hanno ritenuto opportuno e necessario in
questo momento dare un segnale chiaro della loro consapevolezza di tutti i problemi
che ci sono oggi nell’umanità, molti dei quali sono veramente terribili e drammatici
come sappiamo e non sono estranei al pensiero e al cuore dei padri riuniti nel Concistoro
in questi giorni. Quindi è un messaggio che mi sembra piuttosto significativo e importante.
Il Santo Padre – ha riferito padre Lombardi - ha annunciato i presidenti del
Sinodo della Famiglia. Noi conoscevamo già il relatore, che è il cardinale Erdo, e
il segretario speciale che è mons. Bruno Forte: erano stati annunciati nello scorso
mese di ottobre. Questa mattina in Aula, il Papa ha detto che nominava come presidenti
(sono tre in modo tale da potersi alternare durante le diverse riunioni) il cardinale
Vingt-Trois, arcivescovo di Parigi; il cardinale Tagle, arcivescovo di Manila; e il
cardinale Damasceno Assis, arcivescovo di Aparecida. Quindi abbiamo tre continenti.
Tre autorevoli cardinali di tre continenti, nominati presidente per il Sinodo per
la Famiglia. Così l’equipe che guida il Sinodo è completa.
Per quanto riguarda
gli interventi – padre Lombardi ha detto che erano cominciati all’inizio della mattina
di ieri, poi c’è stato tutto il pomeriggio di interventi, dalle 16.30, circa due ore
di interventi. E poi di nuovo questa mattina. Adesso abbiamo raggiunto un numero totale
di 42 o 43 interventi dei cardinali dei diversi continenti, che si sono alternati
con libertà al microfono, uno dopo l’altro. Anche oggi pomeriggio è previsto che continuino:
ce ne sono molti, molti che si sono messi in lista. Dato che il tempo è limitato,
alcuni di essi hanno detto che danno anche qualche contributo per scritto: quindi
c’è anche questa possibilità dei contributi che possono essere messi agli atti e poi
essere utili anche per il Santo Padre e per la preparazione del Sinodo.
Il
portavoce vaticano ha poi riferito le tematiche principali degli interventi: alcuni
di carattere più generale, con una prospettiva ampia sulla visione della famiglia,
nella prospettiva dell’antropologia cristiana e naturalmente un rapporto e una valutazione
del rapporto tra questa visione e il contesto della cultura secolarizzata che porta
avanti delle visioni della realtà, della famiglia, della sessualità, della persona
molto diverse, in cui quindi la visione cristiana si trova, in qualche modo, in una
situazione di difficoltà. In questo senso non c’è stato un clima tanto di lamentale,
però di realismo nel vedere la difficoltà della situazione, della visione cristiana
in una cultura che certamente prevalentemente va in altre direzioni.
E’ stata
evocata più di una volta – ha sottolineato - la teologia del corpo di Giovanni Paolo
II. Mi è sembrato un riferimento interessante, oltre ai documenti classici della Familiaris
Consortio, del Catechismo della Chiesa cattolica e così via.
Altri interventi
– ha aggiunto padre Lombardi - hanno riguardato naturalmente anche i temi della pastorale
della famiglia, sotto tanti aspetti differenti: gli ambiti della pastorale della famiglia,
dei soggetti della pastorale della famiglia, i gruppi di spiritualità, le parrocchie
e quello che avviene nei diversi ambiti pastorali, insistendo prevalentemente sui
temi della preparazione al matrimonio e anche della spiritualità coniugale e familiare.
Un’altra serie di interventi ha riguardato il tema dei divorziati risposati. E’ stata
una serie di interventi attenta dal punto di vista giuridico e canonico sui problemi
delle procedure per le questioni e le cause in cui si pone il problema della nullità:
come eventualmente migliorare, semplificare, riprendere in considerazione questo ambito.
E poi un’altra serie anche sulla questione dei divorziati risposati e il tema dell’ammissione
ai Sacramenti. In questo c’è stata una serie di interventi molto interessante, molto
ampia e molto serena. Quindi è stato un approfondimento di cui tutti i partecipanti
sono stati molto, molto contenti, in cui non ci sono stati in alcun modo una decisione
o un pronunciamento su un orientamento particolare, ma questo grande impegno di riuscire
a coniugare nel modo migliore il tema della fedeltà alla Parola di Cristo e il tema
della misericordia nella vita della Chiesa, con grande sensibilità e attenzione a
tutti i vari aspetti da tener presenti.
In questo senso – ha detto padre Lombardi
- io ho avuto un’impressione molto positiva e mi è sembrato proprio di respirarla
anche nell’Assemblea e che non ci fosse un’atmosfera di tensione o di ansia nel trattare
di questi argomenti, ma veramente questo clima di discernimento, di saggezza, di ricerca
insieme della via migliore della Chiesa nel coniugare la fedeltà, senza mettere minimamente
in dubbio la fedeltà alla Parola del Signore e quindi anche a quelli che sono i capisaldi
nella dottrina della Chiesa, e la misericordia e l’attenzione alle situazioni concrete,
alle persone. Quindi non c’è da aspettarsi da questo Concistoro una conclusione o
un orientamento unitario, ma mi è sembrato - come ha detto anche qualcuno negli interventi
- una incoraggiante introduzione al cammino del Sinodo. Perché se anche il Sinodo
riesce a lavorare con questo spirito, con questa larghezza di orizzonti e con questa
profondità, allora la Chiesa è sulla buona strada per rispondere alle sfide di oggi,
tenendo insieme la fedeltà al mandato di Cristo e l’attenzione pastorale alle persone
e alle diverse situazioni. In questo senso devo dare atto – ha precisato - di una
esperienza che mi sembra positiva e costruttiva e quindi incoraggiante anche per un
cammino del Sinodo, in cui il Concistoro non intende minimamente condizionare o prefigurare.
Ma è un contributo anche del Collegio dei cardinali all’avvio di questo grande cammino
della Chiesa nell’affrontare questi temi.
Si sono trattati anche ma direi
più marginalmente o più eccezionalmente – ha detto il portavoce vaticano - dei contesti
specifici di carattere pastorale: i problemi delle migrazioni, la famiglia nelle migrazioni;
oppure la famiglia in situazioni di minoranza religiosa… Però i punti fondamentali
mi sembravano quelli dell’antropologia cristiana e la visione della famiglia secondo
il piano di Dio; il rapporto con la cultura secolarizzata contemporanea; ambiti e
punti essenziali della pastorale familiare; e poi anche la tematica del come affrontare
le questioni che riguardano la validità del matrimonio nella situazione attuale e
questa fedeltà e misericordia e come camminare alla ricerca della risposta pastorale
della Chiesa alle attese, che sono così forti in questo campo.
Padre Lombardi
ha quindi ricordato che sono 298 gli accreditati per il Concistoro, evidentemente
oltre a quelli ordinari; 54 testate fotografiche, 74 di stampa e 51 televisive, con
153 operatori e corrispondenti di queste 51 testate televisive.