Papa Francesco ha aperto la seconda giornata dei lavori del Concistoro straordinario,
in corso in Vaticano sul tema della famiglia, pregando per l'Ucraina, sconvolta dalle
violenze. Queste le sue parole:
“Io vorrei inviare un saluto, non solo
personale ma a nome di tutti, ai cardinali ucraini – il cardinale Jaworski, arcivescovo
emerito di Leopoli, e il cardinale Husar, arcivescovo maggiore emerito di Kiev – che
in questi giorni soffrono tanto e hanno tante difficoltà nella loro Patria. Forse
sarà bello fare arrivare questo messaggio a nome di tutti: siete d’accordo, tutti
voi, con questo?”. (applausi)
Poi ha accennato alla relazione introduttiva
sulla famiglia fatta ieri dal cardinale Walter Kasper:
“Ieri, prima di
dormire, ma non per addormentarmi … ho letto - ho ri-letto - il lavoro del cardinale
Kasper e vorrei ringraziarlo, perché ho trovato profonda teologia, anche un pensiero
sereno nella teologia. E’ piacevole leggere teologia serena. E ho trovato quello che
Sant’Ignazio ci diceva, quel sensus ecclesiae, l’amore alla Madre Chiesa, lì. Mi ha
fatto bene e mi è venuta un’idea, ma mi scusi eminenza se la faccio vergognare, ma
l’idea è: questo si chiama fare teologia in ginocchio. Grazie. Grazie”.