Coree: in un clima di commozione sono iniziate le riunificazioni familiari
Alle 9 di ieri mattina, 82 cittadini sudcoreani sono partiti per il monte Kumgang
- nella provincia nordcoreana di Gangwon - per riunirsi con i propri familiari, divisi
dalla guerra e dalla successiva divisione della penisola coreana. Sono circa 61 anni
che non si vedono, e per moltissimi di loro ieri ha rappresentato la prima e unica
opportunità di conoscersi. La stragrande maggioranza dei partecipanti a questi incontri
è molto anziana. Si sono incontrati tutti mercoledì a Sokcho - riferisce l'agenzia
AsiaNews - cittadina nei pressi del confine che separa la penisola coreana: anche
se la registrazione ufficiale all'evento era prevista per le 2 del pomeriggio, quasi
tutti sono arrivati all'alba. Insieme a loro 200 volontari e 12 staff medici, che
seguiranno da vicino le condizioni di salute degli anziani. Le due Coree si sono accordate
lo scorso 5 febbraio per tenere le riunificazioni in un resort sul monte Kumgang,
costa orientale della Corea del Nord, dal 20 al 25 febbraio. Nonostante minacce di
vario tipo e un continuo balletto diplomatico, gli incontri sembrano destinati a procedere
come previsto. Si tratta delle prime riunificazioni dal 2010, dato che nel settembre
2013 esse vennero annullate un giorno prima del loro inizio dal governo del Nord.
Le riunificazioni familiari sono iniziate per la prima volta nel 1985. Rappresentano
un "gesto di buona volontà" da parte dei governi di Seoul e Pyongyang, che tuttavia
non sono mai riusciti a renderle istituzionali. Per partecipare, i cittadini che possono
dimostrare di avere un parente ancora in vita dall'altra parte del confine si sono
registrati presso il ministero sudcoreano dell'Unificazione: all'inizio erano 130mila,
oggi ne restano in vita poco più di 71mila. Da questa macro-lista, il governo di Seoul
prepara diverse liste per ordine di anzianità e per grado di parentela: la precedenza
viene data a chi è più anziano - ma può comunque sopportare i disagi fisici e mentali
che queste riunificazioni comportano - e a chi ha parenti prossimi come figli o fratelli
e sorelle. Dati questi criteri si arriva a una lista di circa mille nomi, e il ministero
affida a un computer nel corso di una lotteria trasmessa in televisione la scelta
casuale dei nomi che verranno inclusi nelle riunificazioni. A questi si aggiungono
una serie di "riserve", che subentrano in caso di impreviste marce indietro dell'ultimo
momento: chi partecipa viene poi escluso dalle liste. Sconosciuti invece i metodi
di selezione applicati da Pyongyang. (R.P.)