Il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha tenuto oggi un
nuovo briefing, informando i giornalisti sull’apertura del Concistoro straordinario
nell’Aula Nuova del Sinodo. Padre Lombardi ha invitato a meditare con “molta attenzione”
le brevi parole del Santo Padre: “meditarle e analizzarle, leggerle con molta attenzione,
perché sono state lungamente pensate dal Papa, enunciate in un modo preciso e dicono
una impostazione, un orientamento, un’attesa del Papa per il lavoro di questi giorni”.
Il Papa – ha ricordato il portavoce vaticano – ha definito la famiglia “cellula fondamentale
della società umana”, pensata “fin dal principio” dal Creatore, e che quindi la famiglia
rappresenta nel mondo come il riflesso di Dio. “Cercheremo di approfondire la teologia
della famiglia e la pastorale che desideriamo attuare – ha detto ancora il Papa -
nelle condizioni attuali”. E qui – ha notato Padre Lombardi - c’è una raccomandazione
che va presa con molta attenzione: “Facciamolo con profondità e senza cadere nella
casistica, che farebbe inevitabilmente abbassare il livello del nostro lavoro”. Questa
– ha detto Lombardi – “è proprio una indicazione precisa che il Papa ha voluto dire:
ogni tanto lui vuole usare delle parole precise e anche delle formulazioni molto forti.
Invita ad una riflessione profonda e che non si perda nella casistica, con la consapevolezza
che la famiglia, oggi, è in una situazione difficile: ‘disprezzata, maltrattata’,
però dobbiamo riconoscere quello che è bello, vero e buono nel formare la famiglia
ed essere famiglia, oggi. Questo – aveva poi aggiunto il Papa - è indispensabile per
la vita del mondo e per il futuro dell’umanità: “Mettere in evidenza il luminoso piano
di Dio sulla famiglia e aiutare i coniugi a viverlo con gioia nella loro esistenza,
con una pastorale intelligente, coraggiosa e piena di amore”. Direi – ha notato padre
Lombardi - che è un testo di cui ogni parola ha un suo significato, e per questo mi
sono permesso di riproporvene la lettura, con tutta la capacità di approfondimento
che voi avrete, ma ogni parola è pensata e voluta dal Santo Padre per orientare il
senso di questi giorni”.
Dopo le parole del Santo Padre, a parte i saluti di
rito – “c’è stato un bel pensiero anche su mons. Capovilla che purtroppo – ha detto
il portavoce vaticano - non è presente e che è il più anziano e che, come abbiamo
visto, non è segnato nemmeno tra le visite di cortesia, perché non verrà; però, è
molto presente allo spirito del Concistoro e tutti gli vogliamo un grandissimo bene.
Quindi è stato ricordato anche Capovilla, nell’assemblea, con un grande applauso,
e poi ha preso la parola il cardinale Kasper” e tutto il resto della mattina è stato
dedicato alla lettura in aula della sua relazione. Ci sono stati solo due interventi,
alla fine, perché c’erano appena 5-10 minuti di tempo: in realtà – ha precisato -
gli interventi non sono ancora decollati, anche se è già formalmente aperta la raccolta
delle richieste di parola.
La relazione del cardinale Kasper – ha sottolineato
- non si prevede che venga pubblicata da parte del Collegio cardinalizio “non perché
ci siano segreti straordinari, ma per correttezza, perché è una relazione fatta ad
uso dei Padri: è fatta per loro e per il lavoro di questo Concistoro”.
Padre
Lombardi ha detto di averla trovata “di una grande sintonia con quello che il Papa
dice nelle sue parole introduttive: cioè, si vede che veramente c’è stata anche un’individuazione
del relatore, un’impostazione della relazione molto coerente con questa prospettiva
che il Papa dà. Quindi, di guardare con realismo alla realtà della famiglia, ma con
questo grande desiderio di vederne con profondità l’inserimento nella realtà, nel
piano di Dio e tutto quello che è bello della famiglia annunciata anche dal Vangelo,
per il bene di tutte le persone e dell’umanità. E quindi, una prospettiva molto positiva,
molto ampia, teologicamente fondata, profonda che arriva anche a vedere quali sono
i problemi della pastorale di oggi ma non parte focalizzata, ristretta su questi problemi”.
Ha poi letto le ultime parole della relazione del cardinale Kasper, quindi
la conclusione, perché – ha detto - mi sembra che rispecchi bene esattamente questo
tipo di impostazione di cui stavamo parlando: “Dobbiamo prendere un punto di partenza
positivo e riscoprire e annunciare il Vangelo della famiglia in tutta la sua bellezza.
La verità convince tramite la sua bellezza. Dobbiamo contribuire con le parole e i
fatti a far sì che le persone trovino la felicità nella famiglia e in tal modo possano
dare alle altre famiglie testimonianza di questa loro gioia. Dobbiamo intendere nuovamente
la famiglia come Chiesa domestica, renderla la via privilegiata della nuova evangelizzazione,
del rinnovamento della Chiesa, una Chiesa che è in cammino presso la gente e con la
gente. In famiglia le persone sono a casa, o perlomeno cercano una casa nella famiglia.
Nelle famiglie, la Chiesa incontra la realtà della vita; per questo, le famiglie sono
banco di prova della pastorale e urgenza della nuova evangelizzazione. La famiglia
è il futuro: anche per la Chiesa costituisce la via del futuro”.
La struttura
della relazione è la seguente: “La riscoperta del Vangelo della famiglia”; poi, un
primo punto dopo l’introduzione è “La famiglia nell’ordine del Creato”, quindi “La
visione della famiglia nella prospettiva biblica della Genesi e del piano di Dio”,
richiamando appunto i grandi punti dell’annuncio della realtà “E Dio creò l’uomo a
Sua immagine, li creò maschio e femmina, li benedisse, disse loro: ‘Siate fecondi
e moltiplicatevi e riempite la Terra e soggiogatela’”. Quindi, sviluppando questi
temi, la realtà della famiglia nell’ordine della Creazione. Poi, un secondo punto:
“Le strutture del peccato nella vita della famiglia”, cioè i problemi, le tensioni,
le alienazioni: l’alienazione del rapporto tra l’uomo e la donna, tra il corpo e lo
spirito; tra l’uomo e la natura; le liti e le tensioni in famiglia; le sofferenze
e le difficoltà delle donne e delle madri; l’alienazione più importante che è la morte.
Quindi l’aspetto della presenza del peccato e delle tensioni e delle difficoltà anche
nella realtà familiare. Poi, il terzo punto è “La famiglia nell’ordine cristiano della
redenzione”, e qui il card. Kasper riprende le parole del Vangelo e del Nuovo Testamento
relative alla famiglia, le parole di Gesù, e le parole anche della Lettera agli Efesini
ed altri riferimenti neotestamentari che ci sono, giungendo quindi a parlare anche
del matrimonio come sacramento, sacramento che è anche strumento di guarigione e strumento
della grazia santificante.
Qui – ha detto padre Lombardi - c’è un passo molto
bello nella parte neotestamentaria, sull’ordine cristiano della redenzione, sulla
legge della gradualità che dice: “… continuare a crescere in modo sempre nuovo e più
profondo nel mistero di Cristo. Questa legge della gradualità è una cosa importantissima
per la vita e per la pastorale matrimoniale e familiare; non significa gradualità
della legge, ma gradualità, cioè crescita nella comprensione e nella realizzazione
della legge del Vangelo che è una legge di libertà”. I fedeli – ha precisato - in
situazioni spesso divenute difficili, hanno bisogno di tempo e di accompagnatori pazienti
sul loro cammino. Qui mi sembra anche lo spirito di Papa Francesco, il modo in cui
parla dell’accompagnare, la Chiesa che accompagna, ritorni molto chiaramente. Infatti,
ha fatto anche qualche riferimento alle parole “permesso, grazie, scusi” nella vita
quotidiana della famiglia in cammino, secondo lo Spirito del Vangelo.
Poi –
ha proseguito padre Lombardi - c’è una parte che mi sembra molto importante nella
prospettiva del cardinale Kasper, sulla famiglia come Chiesa domestica. Mi pare che
nel proporre un po’ una visione pastorale della famiglia, oggi, e della sua collocazione
nella vita della Chiesa, insista molto su questo tema, e che una visione della Chiesa
domestica vista con una certa ampiezza non è solo la famiglia nucleare che vive …
ma è anche la famiglia che si allarga, la famiglia che è ospitale, la famiglia che
è luogo d’incontro, di spiritualità familiare, di gruppi di preghiera e così via.
Evoca anche le piccole comunità, le comunità di base e così via. Quindi, attorno all’idea
della Chiesa domestica, come punto centrale di vitalità e di esperienza della Chiesa
nella vita concreta e quotidiana – ha osservato - mi sembra che sviluppi bene il tema
del ruolo della famiglia e del posto della famiglia nella vita della Chiesa e nella
nuova evangelizzazione. Poi – ha rilevato padre Lombardi - c’è una sezione dedicata
al problema dei divorziati risposati, dedicata esplicitamente ad approfondire questo
tema, che è presente – come ben sappiamo. Il card. Kasper lo tratta con ampiezza in
modo anche differenziato, ribadendo che si tratta di tenere insieme il binomio inscindibile
della fedeltà alle parole di Gesù e della misericordia, della comprensione della misericordia
di Dio, nella vita delle persone e quindi nell’azione pastorale della Chiesa. Quindi,
questo è il binomio in cui si cerca la via. Ha parlato anche delle tematiche che vengono
approfondite, riguardo alla validità del matrimonio, evocando ad esempio il discorso
di Papa Francesco del 24 gennaio di quest’anno agli officiali del Tribunale della
Rota, in cui parlava della dimensione giuridica e della dimensione pastorale, che
non sono in contrapposizione: tenere insieme queste due dimensioni anche per quanto
riguarda la problematica della validità del matrimonio e il giudizio su di esso.
Padre
Lombardi ha riferito che ci sono molti riferimenti anche a Papa Benedetto e al cardinale
Ratzinger, come contributi che ha dato per affrontare questo tipo di tematiche, come
ci ricorderemo. E quindi, la tematica al di là del rigorismo e del lassismo, riflettere
se la via della penitenza e del sacramento della penitenza sia un cammino con cui
cercare soluzioni delle situazioni difficili in cui veniamo a trovarci, soprattutto
per la situazione dei divorziati risposati. C’è un tratto molto bello qui – ha riferito
- in cui invita alla saggezza e alla sapienza pastorale e alla discretio, al
discernimento spirituale, saggezza, sapienza pastorale, sull’esempio di Sant’Alfonso
de’ Liguori, e dice: “Mi auguro che sulla via di questa discrezione, nel corso del
processo sinodale, riusciremo a trovare una risposta comune per testimoniare in modo
credibile la parola di Dio nelle situazioni umane difficili, come messaggio di fedeltà
ma anche di misericordia”. Quindi, il tema al di là del rigorismo e del lassismo,
riuscire a coniugare in modo credibile la fedeltà e la misericordia. E su questo,
la saggezza pastorale è molto importante e qui mi pare che la coerenza di questo approccio
con quello di Papa Francesco sia molto chiara.
Un’ultima osservazione che mi
sembrava interessante – ha detto padre Lombardi - era quella sul rapporto con il cammino
del Sinodo: questa era anche una delle domande fatte nei giorni passati: “Come si
rapporta il Concistoro con il cammino sinodale?”. E qui, ad un certo punto, egli dice:
“Il presente intervento non può affrontare tutte le questioni né intende anticipare
i risultati del Sinodo, vale a dire del cammino comune dell’intera Chiesa, il cammino
dell’attento ascolto reciproco, dello scambio e della preghiera. Vuole piuttosto essere
una sorta di ouverture che conduce verso il tema, nella speranza che alla fine ci
venga donata una sinfonia, cioè un insieme armonico, di tutte le voci della Chiesa,
anche di quelle magari dissonanti”. Quindi, praticamente è un contributo che viene
dato con questa relazione ad una riflessione dei cardinali che si colloca nel cammino
più ampio dell’intera Chiesa che va verso i prossimi Sinodi per cercare risposte armoniche
e credibili in questa tematica della pastorale della famiglia nel mondo di oggi.
Un’ultima
osservazione che mi sembrava interessante – ha detto padre Lombardi - era quella sul
rapporto con il cammino del Sinodo: questa era anche una delle domande fatte nei giorni
passati: “Come si rapporta il Concistoro con il cammino sinodale?”. E qui, ad un certo
punto, egli dice: “Il presente intervento non può affrontare tutte le questioni né
intende anticipare i risultati del Sinodo, vale a dire del cammino comune dell’intera
Chiesa, il cammino dell’attento ascolto reciproco, dello scambio e della preghiera.
Vuole piuttosto essere una sorta di ouverture che conduce verso il tema, nella speranza
che alla fine ci venga donata una sinfonia, cioè un insieme armonico, di tutte le
voci della Chiesa, anche di quelle magari dissonanti”. Quindi, praticamente è un contributo
che viene dato con questa relazione ad una riflessione dei cardinali che si colloca
nel cammino più ampio dell’intera Chiesa che va verso i prossimi Sinodi per cercare
risposte armoniche e credibili in questa tematica della pastorale della famiglia nel
mondo di oggi.