2014-02-19 08:39:07

Venezuela: la Chiesa rivendica il diritto di protestare


La Commissione Giustizia e pace della Conferenza episcopale venezuelana ha divulgato un forte appello contro le violenze perpretate nei giorni scorsi, in diverse regioni del Paese, durante le proteste contro il governo. Violenze che hanno provocato la morte di 6 persone, una sessantina di feriti e più di un centinaio di persone detenute. Nel chiedere al governo del Presidente venezuelano Nicolas Maduro il rispetto delle garanzie costituzionale e dei diritti umani proprii di uno Stato democratico e di diritto, i vescovi denunciano la “criminalizzazione generalizzata, da parte dello Stato, del diritto a manifestare e protestare; la presenza, alle manifestazioni di protesta, di gruppi paramilitari appoggiati dalle istituzioni e dalle Forze di polizia; l’uso eccessivo ed indiscriminato della forza pubblica. Il comunicato dell’episcopato deplora le manipolazioni delle informazioni, condanna le detenzioni arbitrarie e il trattamento crudele dei detenuti e mette in guardia da quelle iniziative che incitano alla violenza e che contrastano la volontà pacifica dei cittadini, nell’esprimere le proprie idee ed opinioni. La nota - divulgata all’indomani dei tragici fatti del 13 febbraio, nei quali sono morti tre giovani a causa di colpi d'arma da fuoco sparati da gruppi d’infiltrati nella manifestazione pacifica degli studenti - elenca una serie di richieste ai partiti politici, alla società civile e allo Stato. In particolare i vescovi chiedono di riconoscere e tollerare la diversità di pensiero e opinione per dialogare, negoziare e costruire in maniera democratica, alternative giuste e pacifiche. “La violenza e il conflitto fratricida è una strada cieca” si legge nel comunicato della Chiesa venezuelana che chiede al governo “un’indagine efficace, autonoma e imparziale dei fatti; un elenco dei detenuti, il loro rilascio e che si indichino le imputazioni affinché si possa garantire il diritto alla loro legittima difesa. Inoltre, il comunicato esorta il governo a rispettare l’integrità delle persone che esercitano il proprio diritto di protestare e ad evitare l’uso eccessivo della forza pubblica. Infine, la nota esprime la vicinanza della Chiesa ai familiari delle vittime assicurando la preghiera e il conforto per tutti, in questo momento di tristezza e dolore. Ogni giorno in diverse parti del Venezuela, centinaia di persone manifestano contro l’azione repressiva dello Stato e per la liberazione di tutti i detenuti che in buona parte sono già stati liberati. (A cura di Alina Tufani)







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