Venezuela: la Chiesa rivendica il diritto di protestare
La Commissione Giustizia e pace della Conferenza episcopale venezuelana ha divulgato
un forte appello contro le violenze perpretate nei giorni scorsi, in diverse regioni
del Paese, durante le proteste contro il governo. Violenze che hanno provocato la
morte di 6 persone, una sessantina di feriti e più di un centinaio di persone detenute.
Nel chiedere al governo del Presidente venezuelano Nicolas Maduro il rispetto delle
garanzie costituzionale e dei diritti umani proprii di uno Stato democratico e di
diritto, i vescovi denunciano la “criminalizzazione generalizzata, da parte dello
Stato, del diritto a manifestare e protestare; la presenza, alle manifestazioni di
protesta, di gruppi paramilitari appoggiati dalle istituzioni e dalle Forze di polizia;
l’uso eccessivo ed indiscriminato della forza pubblica. Il comunicato dell’episcopato
deplora le manipolazioni delle informazioni, condanna le detenzioni arbitrarie e il
trattamento crudele dei detenuti e mette in guardia da quelle iniziative che incitano
alla violenza e che contrastano la volontà pacifica dei cittadini, nell’esprimere
le proprie idee ed opinioni. La nota - divulgata all’indomani dei tragici fatti del
13 febbraio, nei quali sono morti tre giovani a causa di colpi d'arma da fuoco sparati
da gruppi d’infiltrati nella manifestazione pacifica degli studenti - elenca una serie
di richieste ai partiti politici, alla società civile e allo Stato. In particolare
i vescovi chiedono di riconoscere e tollerare la diversità di pensiero e opinione
per dialogare, negoziare e costruire in maniera democratica, alternative giuste e
pacifiche. “La violenza e il conflitto fratricida è una strada cieca” si legge nel
comunicato della Chiesa venezuelana che chiede al governo “un’indagine efficace, autonoma
e imparziale dei fatti; un elenco dei detenuti, il loro rilascio e che si indichino
le imputazioni affinché si possa garantire il diritto alla loro legittima difesa.
Inoltre, il comunicato esorta il governo a rispettare l’integrità delle persone che
esercitano il proprio diritto di protestare e ad evitare l’uso eccessivo della forza
pubblica. Infine, la nota esprime la vicinanza della Chiesa ai familiari delle vittime
assicurando la preghiera e il conforto per tutti, in questo momento di tristezza e
dolore. Ogni giorno in diverse parti del Venezuela, centinaia di persone manifestano
contro l’azione repressiva dello Stato e per la liberazione di tutti i detenuti che
in buona parte sono già stati liberati. (A cura di Alina Tufani)