2014-02-18 09:08:03

“Sicuramente on line”: tutelare i cittadini in Rete.


“Sicuramente on line”: il titolo del progetto presentato oggi a Roma per tutelare gli utenti-consumatori sulla rete Internet. L’iniziativa – lanciata da Cittadinanza attiva, insieme con l’associazione Adoc e in collaborazione con Google – ha lo scopo di informare le persone su potenzialità e rischi della Rete e di promuovere i diritti comunicativi. Il progetto prevede corsi formativi oltre che a Roma, Milano, Napoli, Perugia, Cagliari, Potenza, Chiavari, Alessandria, Andria. Il servizio di Roberta Gisotti:RealAudioMP3

Ogni giorno, oltre quattro ore e mezza al giorno su Internet, tramite pc o tablet, e oltre due ore attraverso cellulare: la presenza in Rete degli italiani, che in media passano due ore sui social network. Oggi, infatti quasi il 50% della popolazione ha accesso ad Internet e il 90% ha un profilo pubblico in Rete. Un terzo degli utenti si è già collegato on line con la Pubblica amministrazione, per pagare tasse (26%), per iscrizioni scolastiche e universitarie (20%) per accedere a biblioteche pubbliche (18%). Ma se cresce l’uso di Internet in ogni ambito della vita pubblica e privata, cresce pure l’esigenza di tutelare i cittadini nell’ambiente digitale che ha rivoluzionato la nostra vita, come ha sottolineato Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanza attiva:

R. – Sì, è fondamentale formare cittadini più informati e più consapevoli delle possibilità e dei pericoli, ma anche dei diritti che si possono avere, e capire che un corretto utilizzo dell’ambiente digitale può semplificare enormemente la nostra vita.

D. – Nel corso del lancio, questa mattina a Roma, dell’iniziativa è stata presentata una ricerca. Quali sono i dati salienti?

R. – Diciamo che, da un lato, la ricerca mette in evidenza come ci sia una grande consapevolezza dei problemi e dei rischi. Dall’altra, c’è la necessità da parte dei cittadini di avere soggetti che in qualche modo li garantiscano e li tutelino all’interno di questo percorso. Dunque, sempre di più cittadini digitali, che è la sfida di questa fase della nostra storia.

D. – Questa iniziativa è stata lanciata in collaborazione con Google. Devo dire che meraviglia un po’, dato che proprio Google è stata al centro di denunce per la vendita, o quantomeno la pubblicità, di dati sensibili che riguardano la privacy delle persone…

R. – Per quanto ci riguarda, abbiamo messo in evidenza, nei confronti di Google, come sia fondamentale che il tema della sicurezza sia un interesse comune, tanto delle associazioni di tutela quanto delle imprese e delle istituzioni, e che un cittadino che navighi sicuro su Internet sia un bene per tutti: per le imprese che erogano servizi e per il Paese. Per cui, il tema della sicurezza e di un cittadino informato e consapevole è un tema che non può che stare a cuore, e deve stare a cuore, a tutti i soggetti, comprese le imprese.

D. – E’ importante che si parli di diritti comunicativi? Perché in questa società mediale sono proprio i diritti più trascurati, ignorati…

R. – Tenete conto che, e su questo raramente si riflette, un hacker che carpisce i nostri dati, la nostra identità digitale su internet, ci costa più di un ladro che ci rubi il portafogli o di uno scassinatore che entri in casa nostra. La sicurezza dei dati e delle informazioni è un elemento fondamentale, anche perché il mondo cambia rapidamente e se non siamo al passo, anche in tema di sicurezza e di protezione, a fronte di straordinari benefici possiamo avere anche rilevanti pericoli.







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