“Sicuramente on line”: tutelare i cittadini in Rete.
“Sicuramente on line”: il titolo del progetto presentato oggi a Roma per tutelare
gli utenti-consumatori sulla rete Internet. L’iniziativa – lanciata da Cittadinanza
attiva, insieme con l’associazione Adoc e in collaborazione con Google – ha lo scopo
di informare le persone su potenzialità e rischi della Rete e di promuovere i diritti
comunicativi. Il progetto prevede corsi formativi oltre che a Roma, Milano, Napoli,
Perugia, Cagliari, Potenza, Chiavari, Alessandria, Andria. Il servizio di Roberta
Gisotti:
Ogni giorno,
oltre quattro ore e mezza al giorno su Internet, tramite pc o tablet, e oltre due
ore attraverso cellulare: la presenza in Rete degli italiani, che in media passano
due ore sui social network. Oggi, infatti quasi il 50% della popolazione ha accesso
ad Internet e il 90% ha un profilo pubblico in Rete. Un terzo degli utenti si è già
collegato on line con la Pubblica amministrazione, per pagare tasse (26%), per iscrizioni
scolastiche e universitarie (20%) per accedere a biblioteche pubbliche (18%). Ma se
cresce l’uso di Internet in ogni ambito della vita pubblica e privata, cresce pure
l’esigenza di tutelare i cittadini nell’ambiente digitale che ha rivoluzionato la
nostra vita, come ha sottolineato Antonio Gaudioso, segretario generale di
Cittadinanza attiva:
R. – Sì, è fondamentale formare cittadini più informati
e più consapevoli delle possibilità e dei pericoli, ma anche dei diritti che si possono
avere, e capire che un corretto utilizzo dell’ambiente digitale può semplificare enormemente
la nostra vita.
D. – Nel corso del lancio, questa mattina a Roma, dell’iniziativa
è stata presentata una ricerca. Quali sono i dati salienti?
R. – Diciamo che,
da un lato, la ricerca mette in evidenza come ci sia una grande consapevolezza dei
problemi e dei rischi. Dall’altra, c’è la necessità da parte dei cittadini di avere
soggetti che in qualche modo li garantiscano e li tutelino all’interno di questo percorso.
Dunque, sempre di più cittadini digitali, che è la sfida di questa fase della nostra
storia.
D. – Questa iniziativa è stata lanciata in collaborazione con Google.
Devo dire che meraviglia un po’, dato che proprio Google è stata al centro di denunce
per la vendita, o quantomeno la pubblicità, di dati sensibili che riguardano la privacy
delle persone…
R. – Per quanto ci riguarda, abbiamo messo in evidenza, nei
confronti di Google, come sia fondamentale che il tema della sicurezza sia un interesse
comune, tanto delle associazioni di tutela quanto delle imprese e delle istituzioni,
e che un cittadino che navighi sicuro su Internet sia un bene per tutti: per le imprese
che erogano servizi e per il Paese. Per cui, il tema della sicurezza e di un cittadino
informato e consapevole è un tema che non può che stare a cuore, e deve stare a cuore,
a tutti i soggetti, comprese le imprese.
D. – E’ importante che si parli di
diritti comunicativi? Perché in questa società mediale sono proprio i diritti più
trascurati, ignorati…
R. – Tenete conto che, e su questo raramente si riflette,
un hacker che carpisce i nostri dati, la nostra identità digitale su internet,
ci costa più di un ladro che ci rubi il portafogli o di uno scassinatore che entri
in casa nostra. La sicurezza dei dati e delle informazioni è un elemento fondamentale,
anche perché il mondo cambia rapidamente e se non siamo al passo, anche in tema di
sicurezza e di protezione, a fronte di straordinari benefici possiamo avere anche
rilevanti pericoli.