2014-02-18 15:57:34

Piccole e medie imprese: in 60mila in piazza a Roma per chiedere meno tasse e meno burocrazia


Export italiano fermo import in calo, lo dice l’Istat nel giorno in cui 60 mila artigiani e commercianti sono scesi in piazza ieri a Roma per esprimere il malcontento di una situazione economica soffocante e rivolgersi al governo nascente. Sono le Piccole e medie imprese: 372mila costrette a chiudere solo nel 2013, quasi 800 al giorno. ”Non ci arrendiamo, ma il Governo e il Parlamento devono sapere che senza di noi il Paese si ferma”,così al microfono di Emanuela Campanile, il segretario generale di Confesercenti e Rete impresa Mauro Bussoni ieri in piazza:RealAudioMP3

R. - Siamo tanti, che abbiamo voluto in ogni modo testimoniare la nostra difficile situazione, lo stato di malessere…

D. - Quindi, non è una manifestazione ideologica ma una manifestazione in cui chiedete chiaramente alcune cose. Quali?

R. - Le cose sono quelle di sempre: meno pressione fiscale, più semplificazione, lo Stato rispetti i termini di pagamento e lo statuto del contribuente; alle banche chiediamo di interrompere le chiuse che hanno posto a danno delle imprese e a chi governerà di fare leggi che favoriscano l’occupazione, diano nuova linfa alle famiglie; inoltre chiediamo di far riprendere i consumi interni senza i quali questo Paese rimarrà in ginocchio.

D. - Ricordiamo cosa succede se vengono piegate le piccole imprese quali sono i vostri programmi…

R. - I piccoli imprenditori sono effettivamente la linfa vitale: senza le imprese non c’è occupazione, c’è un sistema di dequalificazione nelle città ed un degrado complessivo. Dal 2008 la ricchezza del Paese è diminuita del 9% e la ricchezza procapite dell’11%; un milione di disoccupati in più, mille imprese al giorno che chiudono. Invertiamo questa tendenza! Attendiamo il nuovo governo che speriamo ci ascolti di più e faccia di più.

Ultimo aggiornamento: 19 febbraio







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