Come a Kiev, anche
a Sarajevo si manifesta contro una classe dirigente incapace di rispondere alle esigenze
della società civile e al desiderio di futuro dei giovani. Per Raffaele Marchetti,
docente di relazioni internazionali all’Università Luiss, quella ucraina e quella
bosniaca “sono forse le ultime due manifestazioni di una lunga serie che dal Brasile
arriva fino alla Thailandia.” (a cura di Emanuela Campanile)