A Bologna le reliquie di don Bosco. Mons. Toso: ha realizzato una Chiesa di giovani
Una città giovane e festante, come nello spirito salesiano, ha accolto lunedì mattina
a Bologna l’urna con le reliquie di san Giovanni Bosco. In preparazione al bicentenario
della sua nascita, nel 2015, è stato promosso un pellegrinaggio ai quattro angoli
del mondo per portare le spoglie del Santo piemontese tra le sue comunità religiose.
Lunedì pomeriggio la Messa davanti all’urna nella cattedrale di San Pietro è stata
presieduta da mons. Mario Toso, religioso salesiano e segretario del Pontificio Consiglio
per la Giustizia e la Pace. Da Bologna, Luca Tentori:
La scommessa
di don Bosco: costruire scuole, collegi e oratori per i giovani. Ha arricchito così
la società del suo tempo: non costruendo carceri, ma riempiendo di Dio il cuore di
quanti incontrava. E’ il pensiero espresso nella cattedrale di Bologna dal segretario
del Pontificio Consiglio per la Giustizia e la Pace, mons. Mario Toso. Di fronte
a centinaia di giovani, in visita all’urna di don Bosco, ha ricordato il dramma della
disoccupazione giovanile che ha toccato l’impressionante cifra del 42%:
“L’insegnamento
di don Bosco, insieme a quello della dottrina sociale della Chiesa, spinge a un impegno
per creare opportunità e accessibilità al lavoro per tutti. Perché i giovani non devono
essere lasciati in parcheggio, perché i giovani devono poter dare il loro contributo
al bene comune e alla realizzazione della pace. Ma don Bosco va anche ricordato soprattutto
perché con i giovani ha realizzato un volto nuovo per la Chiesa: una Chiesa di giovani”.
E
in un’intervista rilasciata a margine della celebrazione, ai nostri microfoni mons.
Toso ha anche richiamato l’attenzione sulle numerose scuole professionali cattoliche,
una ricchezza per il Paese che dovrebbe essere riconosciuta anche con investimenti
e sostegni finanziari da parte dello Stato.
In mattinata ad accogliere l’urna
del Santo piemontese in piazza Maggiore le autorità civili e militari, centinaia di
giovani provenienti per lo più dalle tre comunità salesiane presenti in diocesi,
e l’arcivescovo di Bologna, il cardinale Carlo Caffarra. In un breve saluto
ha ricordato il carisma e l’opera di don Bosco e si è poi rivolto direttamente ai
genitori:
“Non spaventatevi di fronte alle difficoltà, oggi molto serie.
Sappiate che il Signore vi ha fatto il dono di questi figli proprio perché voi possiate
crescerli e far fiorire la loro umanità”.
“Una società senza la consapevolezza
di una responsabilità educativa – ha concluso il cardinale Caffarra – non ha un futuro
di speranza”.