2014-02-17 12:25:45

Vietnam: migliaia di cristiani e non in piazza per la liberazione dell’avvocato cattolico


Almeno 3mila vietnamiti, cristiani e non, hanno aderito alla fiaccolata promossa nella giornata di domenica dai sacerdoti Redentoristi di Hanoi e Saigon; i partecipanti hanno pregato per la salute di Lê Quốc Quân e di molti altri attivisti, dissidenti, giornalisti e blogger rinchiusi in prigione per la loro battaglia a difesa dei diritti umani e della libertà religiosa nel Paese. Oggi è fissata la prima udienza del processo di appello per l'avvocato cattolico, condannato con (false) accuse di frode fiscale. Dal 2 febbraio egli ha promosso uno sciopero della fame, per protestare contro il rifiuto opposto dalle autorità della prigione di fornirgli testi giuridici e religiosi, fra cui la Bibbia. Tuttavia, in queste ultime ore la famiglia e i suoi legali lanciano l'allarme per le sue condizioni di salute, che definiscono "preoccupanti". Fonti cattoliche riprese dall'agenzia AsiaNews riferiscono che il suo fisico è molto "indebolito" per la mancanza di cibo e il clima freddo e umido di questo periodo ad Hanoi contribuisce a peggiorare il quadro. Inoltre, le autorità della prigione gli hanno più volte impedito di incontrare i suoi legali (l'ultimo episodio risale al 14 febbraio), in vista del processo di secondo grado. Fermato e rilasciato dopo brevi periodi in passato, Lê Quốc Quân è stato arrestato da funzionari del governo vietnamita il 27 dicembre 2012, con la presunta accusa di "frode fiscale". La condanna a 30 mesi di prigione e al pagamento di una pesante multa (56mila dollari) è arrivata il 2 ottobre, al termine di un'udienza lampo durata due ore. A difesa del dissidente, che aveva digiunato e pregato a lungo in vista del processo di primo grado, sono scesi in campo - senza ottenere sinora risultati concreti - Ong internazionali, attivisti cattolici e rappresentanti delle principali religioni in Vietnam. (R.P.)







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