2014-02-17 12:21:36

Iraq: leader sciita Al Sadr annuncia ritiro dalla vita politica


A due mesi dalle elezioni parlamentari, il leader sciita Moqtada la Sadr, a capo della milizia dell’Esercito del Mahdi, ha annunciato il suo ritiro dalla vita politica. In un comunicato diffuso ieri, al Sadr ha dichiarato che non si candiderà a incarichi di governo né a far eleggere gli esponenti del suo movimento in parlamento. Salito agli onori delle cronache in seguito all’invasione americana in Iraq, il religioso quarantenne ha guidato una delle milizie coinvolte negli scontri e nelle violenze settarie che piegarono il Paese tra il 2004 e il 2007. Dopo aver combattuto la presenza americana in Iraq, al Sadr ha guidato i suoi uomini contro l’esercito iracheno comandato dal primo ministro Nuri al Maliki, prima di annunciare la resa e la smobilitazione. Figura estremamente controversa dell’Iraq del dopo Saddam Hussein – il cui regime uccise suo padre e suo nonno – al Sadr e la sua milizia sono accusati di aver torturato migliaia di sunniti dal 2006. In seguito al Sadr raggiunse un’intesa con l’attuale premier e lo aiutò ad assicurarsi un secondo mandato nel 2010. Il suo gruppo fu pian piano integrato nel nuovo governo ottenendo posti ministeriali e di rappresentanza. I sadristi hanno attualmente 40 dei 325 seggi in parlamento e detengono sei posti nel governo. Le elezioni politiche di aprile, in un clima di rinnovata violenza e segnato dalla rivolta dei sunniti nella provincia occidentale di al Anbar sono considerate un appuntamento decisivo per il governo di al Maliki, che tenta di farsi rieleggere per un terzo mandato. Gli iracheni saranno chiamati a votare per la prima volta dopo il ritiro degli Stati Uniti. (R.P.)

Ultimo aggiornamento: 18 febbraio







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