Si conclude la visita ad Limina dei vescovi cechi: intervista con mons.Hučko
Si conclude oggi la visita ad limina dei vescovi della Repubblica Ceca. All'Angelus,
il Papa ha salutato i pellegrini che in questi giorni hanno accompagnato a Roma i
presuli. E venerdì scorso, il Pontefice, incontrando proprio i vescovi, li ha invitati
ad una particolare attenzione alla pastorale familiare, anche di fronte alle sfide
poste da secolarismo e relativismo. Sulla situazione della famiglia in questo Paese,
Stefano Leszczynski ha sentito mons. Ladislav Hučko, esarca apostolico
per i cattolici di rito bizantino residenti nella Repubblica Ceca:
R. - In sintesi
si può dire che la situazione delle famiglie nella Repubblica Ceca non è molto diversa
da quella dell’Europa. Ci sono però anche dei suoi tratti specifici, che sono dovuti
alla sua storia, mi riferisco al periodo del regime comunista. Poi, dopo la svolta
del 1989, abbiamo accolto, forse con troppa illusione, tutto ciò che arrivava e non
siamo riusciti forse ad assimilarlo bene.
D. - In questo momento la pastorale
della famiglia nella Repubblica Ceca su quali obiettivi punta principalmente?
R.
- Ci rendiamo conto, anche parlando col Pontificio Consiglio, che si deve cominciare
dai giovani, e noi stiamo cercando di farlo. Ci sono centri pastorali nelle varie
diocesi impegnati a preparare coppie giovani al matrimonio. Ci rendiamo conto che
le famiglie che vivono il matrimonio sono, in gran misura, più stabili delle altre.
D. - Queste sono iniziative molto importanti, anche in vista del prossimo
Sinodo sulla famiglia…
R. - Cerchiamo sempre di approfondire queste tematiche,
tenendo conto che la situazione non dipende solo dalla nostra pastorale ma anche da
tanti altri elementi che ci sono nel nostro ambiente e che ci influenzano, come le
leggi presentate dai politici e dal Parlamento europeo, e anche elementi presenti
in altri ambienti teologici, filosofici, antropologici e psicologici.