2014-02-15 14:09:44

I vescovi costaricensi ai deputati: indossate la maglia del Costa Rica e non dei vostri partiti


“Occorre togliersi la maglia dei rispettivi partiti politici e indossare solo quella del Costa Rica”: con questa metafora i vescovi costaricensi esortano i politici eletti in Parlamento ad agire per il bene comune e non per gli interessi di parte. Come riferito a Fides, mons. Angel San Casimiro Fernandez, vescovo di Alajuela, e segretario generale della Conferenza episcopale nazionale, ha esortato gli eletti a “lasciare la propria verità, in modo che insieme, i 57 legislatori, agiscano nella ricerca della verità e del bene per l’intero Costa Rica”. Mons. Casimiro Fernández si è espresso dopo la pubblicazione del documento conclusivo della 107.ma assemblea plenaria della Conferenza episcopale, testo che si esprime sulle recenti elezioni, invitando tutti coloro che sono impegnati in politica a seguire valori come il rispetto della dignità umana e dei diritti umani, sociali ed economici di tutti i cittadini. Il dialogo Chiesa-politica va avanti nel Paese a diversi livelli: mons. Gabriel Enrique Montero Umaña, che sarà ordinato vescovo di San Isidro il prossimo primo marzo, ha incontrato il candidato-presidente di “Liberazione Nazionale”, Johnny Araya, ricordando che “i cittadini hanno diritto a chiedere ai governanti perché non sono riusciti a ridurre la povertà nel Paese”, promessa ampiamente ripetuta in passato. Nel voto del 2 febbraio scorso, il Costa Rica ha eletto il Parlamento ma andrà al ballottaggio il prossimo 6 aprile per scegliere il presidente, tra Luis Guillermo Rivera Solís del partito “Accion Ciudadana” (che ha ottenuto al primo turno il 30.84% dei voti), e Johnny Araya Monge, del partito di “Liberazione Nazionale”, che ha conseguito il 29,64% dei suffragi.







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