Belgio: varata l'eutanasia per i minori. I vescovi: "Un crimine che apre ad altri
attentati alla vita"
Sconcerto per la legalizzazione in Belgio dell’eutanasia per i minori malati terminali.
Il Parlamento di Bruxelles ha votato ieri in via definitiva a larga maggioranza la
legge, nonostante la strenua opposizione della Chiesa cattolica e delle comunità ebraica
e musulmana. Il servizio di Giancarlo La Vella:
Ancora una volta
la logica perversa della “dolce morte”, della paura del dolore, ha la meglio sui pilastri
giuridici e morali sui quali si è sempre basata la nostra civiltà : quello dell’indisponibilità
di un bene assoluto come la vita e della tutela del suo scorrere naturale dal concepimento
“naturale” sino alla conclusione, anch’essa “naturale”. Il Parlamento di Bruxelles,
12 anni dopo il varo dell’eutanasia per gli adulti, dunque ha ieri votato con 84 voti
favorevoli, 44 contrari e 12 astenuti la norma che consente l’interruzione della vita
per i minori malati terminali senza nessun limite d’età. Una legge simile c’è già
in Olanda, ma dai 12 anni in poi. Tutto questo, nonostante la forte opposizione della
chiesa cattolica belga e delle comunità ebraica e islamica. Sentiamo padre Tomi
Scholtes, portavoce della Conferenza Episcopale belga, intervistato da Ciprian
Viet della nostra redazione in lingua francese:
R. – Les eveques ont d’abord
envie d’exprimer leur solidarité avec toutes les... I vescovi si dicono solidali
con tutte quelle persone che hanno avuto il coraggio di esprimere la loro opinione
senza alcuna ambiguità. Il timore è che questa non sia che una tappa, che la situazione
possa ulteriormente peggiorare con l’estensione dell’eutanasia alle persone handicappate,
alle persone malate di mente. Ci sono aspetti estremamente gravi: siamo di fronte
ad un precipizio pericoloso. Quindi, noi prendiamo atto della situazione, ma ovviamente
non la accettiamo.