Politica italiana in fibrillazione per l’ipotesi di staffetta a palazzo Chigi tra
Enrico Letta e Matteo Renzi. Il chiarimento decisivo è atteso oggi in occasione della
direzione del Partito Democratico, anche se Letta non andrà. Ieri mattina incontro
tra il premier e il segretario del Pd. E ieri sera Letta ha presentato “Impegno Italia”,
proposta di patto di coalizione tra i partiti che sostengono il governo. "L'Italia
e' uno dei pochi paesi dell'Europa occidentale che non ha una legislazione in materia
di diritti delle coppie conviventi. Per questo - ha detto - ci impegniamo a elaborare
una proposta per la disciplina dei diritti delle coppie conviventi" entro "il secondo
trimestre" 2014. Servizio di Giampiero Guadagni:
Enrico Letta
non intende dimettersi e anzi presenta ai partiti di maggioranza il suo patto di coalizione,
incentrato su crescita e lotta alla disoccupazione. Tempi di attuazione rapidi, legati
però non a date ma alle riforme economiche e istituzionali. Sarà un cambio di marcia
significativo, assicura il premier, che si dice orgoglioso di quanto fatto in 10 mesi
dal suo governo in condizioni difficile. Il rilancio di Letta arriva nelle ore in
cui si parla con insistenza della staffetta con Renzi. Ieri mattina i due hanno avuto
un incontro non risolutore. I governi devono nascere in Parlamento, sottolinea Letta
che chiede a Renzi di dire con chiarezza cosa vuole. Decisiva sarà allora la direzione
di oggi pomeriggio del Partito Democratico. Cauto il vicepremier Alfano: il Nuovo
centrodestra, spiega, guarda solo ai programmi. Il Sel di Vendola e il Movimento 5
Stelle dicono no ad un governo Renzi con i partiti dell’attuale maggioranza. La Lega
invece non dice un no a priori. Scettica Forza Italia: con Renzi premier, chiede Brunetta,
che fine farebbe l’accordo con Berlusconi sulle riforme? Riforme di nuovo sollecitate
ieri dal Capo dello Stato Napolitano, che definisce 'sciocchezze' le ipotesi legate
ad elezioni anticipate.