Svizzera: dopo il referendum sui tetti all’immigrazione l’Ue sospende il negoziato
sull’elettricità
Dopo l’approvazione in Svizzera del referendum per introdurre tetti all’immigrazione,
l’Unione Europea parla di voto contro il principio della libera circolazione delle
persone e sospende il negoziato sull’elettricità con il Paese elvetico. Il servizio
di Amedeo Lomonaco: L’Unione Europea,
pur rispettando l’esito della consultazione di domenica scorsa, si aspetta che la
Repubblica elvetica onori gli obblighi internazionali. Il testo del referendum, promosso
dall’Unione di centro (Udc) - partito conservatore nazionalista ed anti europeista
– stabilisce che entro tre anni vengano fissati i tetti massimi annuali per l’ingresso
di lavoratori stranieri nel Paese, inclusi i cittadini dell’Unione Europea, i frontalieri
– di cui oltre 65 mila italiani - e i richiedenti asilo. “E’ impossibile – avverte
il Consiglio dell’Unione Europea – accettare la divisione tra la libera circolazione
delle persone e quella dei capitali”. Molti Paesi europei hanno espresso preoccupazione
per gli effetti della consultazione. E alla luce “della nuova situazione che si è
venuta a creare”, l’Unione Europea annuncia che non prevede di proseguire il negoziato
con Berna sull’ingresso della Svizzera nel mercato unico dell'elettricità. Un passo
- questo - che consentirebbe al Paese elvetico di partecipare alla Borsa elettrica
e di utilizzare le reti comunitarie.