2014-02-10 19:56:40

"Solo fumo", il Presidente Napolitano replica alle accuse di complotto


Bufera politica dopo le rivelazioni contenute nell’ultimo libro del giornalista Alan Friedman sul ruolo giocato nel 2011 da Giorgio Napolitano, nella crisi del governo Berlusconi. Il capo dello Stato respinge con forza l’ipotesi di complotto. A sostegno del Colle il premier Letta. Ma Forza Italia chiede chiarimenti. E per il Movimento 5 Stelle la vicenda avvalora l'iniziativa per la messa in stato d'accusa di Napolitano. Servizio di Giampiero Guadagni:RealAudioMP3

Solo fumo, nessun complotto. Napolitano prende carta e penna e risponde al Corriere della Sera sullle anticipazioni del libro di Alain Friedman, giornalista al quale Prodi e De Benedetti hanno rivelato che il capo dello Stato sondò Mario Monti come successore di Berlusconi a palazzo Chigi già nell'estate del 2011. Quel governo cadde poi qualche mese dopo, a novembre. Il fatto noto e incontrovertibile, sottolinea Napolitano, era l’evidente logoramento della maggioranza uscita vincente dalle elezioni del 2008. Anche Monti conferma gli incontri con Napolitano, contatti, precisa, che non sono una anomalia. L'operato del Colle è difeso anche dal Pd, che paventa un asse Forza Italia-Movimento 5 Stelle. In effetti nel partito di Berlusconi c’è ora chi abbraccia l'iniziativa grillina sull’impeachment. Per ora i capigruppo di Forza Italia Brunetta e Romani chiedono a Napolitano chiarimenti urgenti e spiegazioni convincenti perché, affermano, non ci può essere nessuna giustificazione costituzionale per un'iniziativa del Presidente della Repubblica volta a precostituire la formazione di un nuovo governo quando quello in carica continua a godere della fiducia delle Camere. Da parte sua il premier Letta parla di vergognoso tentativo di mistificazione. Nel 2011, aggiunge Letta, Napolitano agì con tempestività per salvare il Paese.







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