Centrafrica. Appello dei leader religiosi: non trascinare la religione nel conflitto
politico
“Non vogliamo che la religione sia trascinata in un conflitto che è puramente politico”.
È quanto hanno affermato nel corso di una conferenza stampa, i principali leader
religiosi della Repubblica Centrafricana: mons. Dieudonné Nzapalainga, arcivescovo
di Bangui; il pastore Nicolas Guerékoyame Gbangou, presidente delle Chiese Evangeliche,
e l’imam Oumar Kobine Layama, Presidente della Comunità islamica centrafricana . Secondo
mons. Nzapalainga “i politici vogliono imporre una guerra religiosa ad un popolo che
ha sempre vissuto in armonia”, ricordando che in Centrafrica l’80% della popolazione
è cristiana, il 10% musulmana e il 10% animista. “Non c’è alcun motivo di trascinare
la religione in un conflitto puramente politico” ha aggiunto l’imam Oumar Kobine Layama.
I leader religiosi hanno inoltre denunciato le interferenze straniere in Centrafrica,
che hanno contribuito a trascinare il Paese nella più grave crisi della sua storia,
ed hanno invitato, come dice il pastore Guerékoyame Gbangou, a lasciar agire “il Parlamento
provvisorio, le forze vive della nazione, la comunità internazionale. Presto si troverà
la soluzione”. La situazione in Centrafrica rimane comunque caotica. (R.P.)