Siria: continua l'evacuazione di Homs, sotto i colpi di mortaio. Oggii la ripresa
di Ginevra 2
In Siria i team delle Nazioni Unite e della Mezzaluna Rossa continuano a portare aiuti
alla popolazione di Homs sotto assedio da più di un anno e mezzo. Oltre 600 i civili
evacuati ieri nonostante la violazione della tregua di tre giorni, che sta per scadere.
Grave resta la situazione di Aleppo dove si registrano almeno 36 morti. Intanto oggi
a Ginevra riprendono i negoziati tra governo e opposizione. Cecilia Seppia:
L’evacuazione
dei civili da Homs e la consegna di aiuti umanitari alle migliaia di persone ancora
bloccate sono riprese in mattinata nonostante la violazione del “cessate il fuoco”
su cui esercito e ribelli continuano a rimbalzarsi la responsabilità. Secondo l’agenzia
ufficiale Sana infatti oltre 600 siriani sarebbero stati portati fuori dalla città
vecchia malgrado gli spari di gruppi di terroristi armati. Ieri sera i colpi di arma
da fuoco hanno raggiunto un convoglio della Mezzaluna Rossa carico di cibo e medicine
e 4 cooperanti sono rimasti feriti suscitando la forte delusione e preoccupazione
del vicesegretario dell’Onu, Valerie Amos. La situazione resta drammatica ad Aleppo
dove continuano incessanti i raid governativi con barili bomba e anche oggi si registrano
decine di vittime tra cui diversi bambini. Intanto cresce l’attesa per l’avvio, domani
a Ginevra, del secondo round di colloqui tra il regime e l’opposizione sotto la mediazione
del rappresentante di Onu e Lega Araba Lakdar Brahimi. La delegazione di Damasco,
guidata dal ministro degli esteri Walid Muallem è già arrivata nella città elvetica.
L’auspicio è che si proceda con accordi sull’apertura di corridoi umanitari e il rilascio
dei prigionieri, necessari per affrontare il nodo più controverso della transizione
politica.