2014-02-09 11:58:44

Il card. Sandri al Collegio maronita: pace per la Siria e il Medio Oriente


“Chiediamo la gioia del Vangelo e affidiamo a San Marone l’intenzione per la pace per tutto il Medio Oriente”. E' uno dei passaggi più significativi del saluto del cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, a conclusione della Divina Liturgia nella festa di San Marone, celebrata questa mattina presso il Pontificio Collegio Maronita di Roma. Il porporato si è rivolto ai confratelli della Chiesa maronita ricordando con “profonda gratitudine” la visita di Papa Benedetto in Libano e il dono dell’Esortazione Apostolica Ecclesia in Medio Oriente, per poi lodare il Signore per l’elezione di “Papa Francesco che ci ha fatto dono di un’altra Esortazione Apostolica l’Evangelii gaudium”. Il porporato ha, quindi, chiesto la gioia del Vangelo per i giovani sacerdoti studenti del Collegio Maronita di Roma e “per tutti i giovani orientali, che talora guardano al futuro con preoccupazione”. Una gioia, ha proseguito il cardinale Sandri, “confermata nel cuore di tutti i sacerdoti affinché la comunichino irresistibilmente ai fedeli laici”. Il prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali ha poi presentato due intenzioni a San Marone. La prima è per il Libano e si ispira ancora alla Evangelii gaudium, chiedendo la libertà religiosa per tutti ed evidenziando “la dimensione pubblica della fede cristiana e la responsabilità dei cristiani nel costruire il bene comune illuminati dall’insegnamento dei pastori”. La seconda intenzione è per la pace in tutto il Medio Oriente e in particolare per le “immense angosce della Siria”, che fu la Patria di San Marone. “Sia proprio lui – ha detto il cardinale Sandri -, con la sua potente intercessione, ad accompagnare le vittime fino al cuore di Dio e rinfrancare le ‘braccia cadenti’ nell’interminabile dolore che vivono tanti innocenti, specie i più deboli e indifesi”. “A San Marone si unirà senz’altro Maria Santissima”, ha affermato in conclusione il porporato, ricordando il pellegrinaggio da lui compiuto un mese fa attraverso i grandi Santuari mariani di Harissa, Zahle e Magdouche, dove ha affidato alla Vergine la supplica per la pace in Libano e in tutto il Medio Oriente. (M.G.)







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