Il card. Sandri al Collegio maronita: pace per la Siria e il Medio Oriente
“Chiediamo la gioia del Vangelo e affidiamo a San Marone l’intenzione per la pace
per tutto il Medio Oriente”. E' uno dei passaggi più significativi del saluto del
cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, a
conclusione della Divina Liturgia nella festa di San Marone, celebrata questa mattina
presso il Pontificio Collegio Maronita di Roma. Il porporato si è rivolto ai confratelli
della Chiesa maronita ricordando con “profonda gratitudine” la visita di Papa Benedetto
in Libano e il dono dell’Esortazione Apostolica Ecclesia in Medio Oriente,
per poi lodare il Signore per l’elezione di “Papa Francesco che ci ha fatto dono di
un’altra Esortazione Apostolica l’Evangelii gaudium”. Il porporato ha, quindi,
chiesto la gioia del Vangelo per i giovani sacerdoti studenti del Collegio Maronita
di Roma e “per tutti i giovani orientali, che talora guardano al futuro con preoccupazione”.
Una gioia, ha proseguito il cardinale Sandri, “confermata nel cuore di tutti i sacerdoti
affinché la comunichino irresistibilmente ai fedeli laici”. Il prefetto della Congregazione
per le Chiese Orientali ha poi presentato due intenzioni a San Marone. La prima è
per il Libano e si ispira ancora alla Evangelii gaudium, chiedendo la libertà
religiosa per tutti ed evidenziando “la dimensione pubblica della fede cristiana e
la responsabilità dei cristiani nel costruire il bene comune illuminati dall’insegnamento
dei pastori”. La seconda intenzione è per la pace in tutto il Medio Oriente e in particolare
per le “immense angosce della Siria”, che fu la Patria di San Marone. “Sia proprio
lui – ha detto il cardinale Sandri -, con la sua potente intercessione, ad accompagnare
le vittime fino al cuore di Dio e rinfrancare le ‘braccia cadenti’ nell’interminabile
dolore che vivono tanti innocenti, specie i più deboli e indifesi”. “A San Marone
si unirà senz’altro Maria Santissima”, ha affermato in conclusione il porporato, ricordando
il pellegrinaggio da lui compiuto un mese fa attraverso i grandi Santuari mariani
di Harissa, Zahle e Magdouche, dove ha affidato alla Vergine la supplica per la pace
in Libano e in tutto il Medio Oriente. (M.G.)