Mons. Chullikatt all'Onu: centrare lo sviluppo sulle donne, rispettandone l’identità
Le donne siano sempre più al centro dell’impegno internazionale per lo sviluppo sostenibile.
E’ quanto affermato da mons. Francis Chullikatt al Palazzo di Vetro, durante la sessione
del gruppo di lavoro sugli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Onu. Il servizio
di Alessandro Gisotti:
L’arcivescovo
Chullikatt ha sottolineato che le diseguaglianze economiche negano alle persone il
pieno godimento dei loro diritti e sono fonte di disagio sociale, violenza e conflitti.
L’osservatore vaticano presso l’Onu di New York ha, quindi, centrato il suo discorso
sul mondo femminile. La dignità delle donne, ha rilevato, è spesso sotto attacco ed
ha citato alcuni esempi dall’aborto selettivo all’abbandono scolastico, dalle mutilazioni
genitali al matrimonio forzato e, ancora, al traffico di essere umani. E’ dunque necessario,
ha esortato, un forte impegno per la difesa dei loro diritti. E tuttavia, ha avvertito
il presule, "la comunità globale deve fare un passo indietro rispetto alla semplicistica
asserzione" che i deficit in campo economico o pubblico “possono essere rimediati
con la negazione delle sue capacità procreative”. Lo sviluppo per le donne, ha aggiunto,
sarà “davvero sostenibile” solo se permetterà loro “di dare priorità alle loro azioni”
nel “contesto delle relazioni familiari in cui vivono, non a danno di esse”. Le politiche
occupazionali, ha soggiunto, “assicurino la riconciliazione tra il lavoro e le responsabilità
familiari”, attraverso politiche per la maternità, indennità di disoccupazione e pensioni
sufficienti per la famiglia. “Servono seri sforzi – ha concluso mons. Chullikat –
per sostenere le donne nelle loro scelte familiari”.