Giornata raccolta farmaco: 5 milioni, in Italia, non hanno accesso ai medicinali
“Dona un farmaco a chi ne ha bisogno”: è stato il tema della Giornata della raccolta
del Farmaco. Un’iniziativa che sabato scorso ha visto l’adesione di 3.500 farmacie
solo sul territorio italiano, mirata a far fronte a una povertà sanitaria sempre più
dilagante: nel mondo circa due miliardi di persone non hanno alcun accesso alle medicine
essenziali. Per tutta la giornata di sabato è stato possibile acquistare e donare
alle persone bisognose farmaci di auto medicazione, riconoscibili tramite un bollino
rosso. Il servizio è di Maura Pellegrini Rhao:
Si stima che
in Italia siano circa 5 milioni le persone che non hanno accesso ai farmaci di auto
medicazione, non solo tra gli immigrati e i profughi: un incremento pari al 60% negli
ultimi 5 anni. Fortunatamente crescono anche i numeri della solidarietà, come spiega
il presidente della fondazione Banco Farmaceutico, Paolo Gradnik:
R.
– Nasce dall’incontro tra i farmacisti di Milano - allora ero presidente della Federfarma
di Milano – e i farmacisti già impegnati nella Compagnia delle opere, che conoscevano
il Banco Alimentare, e dal porsi il problema su come aiutare quello che era il bisogno
di farmaci delle persone povere, che non potevano permettersi di acquistarlo.
D.
– Qual è l’importanza, dunque, oggi, di tale iniziativa?
R. – Questa iniziativa
è importante, perché ormai è la 14.ma edizione e coinvolge oltre 3.400 farmaci su
tutto il territorio italiano, 14 mila volontari e soprattutto consente di dare una
mano concreta ai poveri in Italia, che ormai sono circa 5 milioni, e che hanno a disposizione
per curarsi soltanto 16 euro al mese contro i 90 della famiglia media italiana.
D.
– Un bilancio dei risultati ottenuti in questi 13 anni?
R. – In questi 13 anni
abbiamo raccolto e distribuito 30 milioni di valore di farmaci. Ma vorrei mettere
in evidenza come, proprio negli ultimi anni, si stia concentrando sia il bisogno sia
la nostra capacità di risposta. Solo nel 2013 siamo riusciti a ricevere e a donare
gratuitamente otto milioni di euro in farmaci alle persone che ne hanno bisogno. Questo
è il lato bello della situazione attuale di crisi economica: non intacca, ma anzi,
stimola a pensare a chi è ancora meno fortunato di noi. Per cui gli italiani mostrano
di capire che proprio nei momenti di difficoltà bisogna pensare anche a chi è ancora
più in difficoltà di noi. Siamo, quindi, fiduciosi che oggi, che è in pieno svolgimento
la Giornata di raccolta del farmaco, le persone continuino a dimostrare questa generosità.
D. – Questa è una concretizzazione del pensiero di Papa Francesco, che dice
“Si offra ad ognuno la possibilità di accedere effettivamente ai mezzi essenziali
di sussistenza”...
R. – Senza dubbio, la salute è un valore fondamentale nella
nostra vita. Credo, quindi, che l’appello del Santo Padre vada alla radice di quel
sentimento di solidarietà, che deve essere alla base di ogni società sia nelle persone
che hanno la fortuna di avere una fede sia nelle persone che comunque credono in valori
sociali.