2014-02-08 12:59:15

Colombia: forte appello dei vescovi a votare per sconfiggere corruzione e violenza


Un forte appello a votare nelle prossime elezioni parlamentari e presidenziali è stato al centro della dichiarazione dei vescovi della Conferenza episcopale colombiana al termine della loro Assemblea Plenaria, conclusasi ieri, a Bogotà. I presuli chiedono di abbandonare “l’apatia pessimista” e le “lamentazioni sterili” e partecipare attivamente alle elezioni per sconfiggere “la corruzione, il clientelismo e la pressione dei gruppi armati e d’interessi disonesti pubblici e privati”. Ai vescovi preoccupa il risultato dei sondaggi che prevedono un 27% del “voto in bianco” che in Colombia è una scelta elettorale alla pari di un candidato. Dal canto suo, il presidente dell’episcopato, il card. Rubén Salazar ha avvertito che “il voto in bianco è una misura estrema”, non “consigliabile” che può essere contrastata con il discernimento e la riflessione sulle scelte idonee per il bene comune di tutto il Paese. In questo senso, i vescovi esortano a “scegliere persone di qualità etiche, umane e morali” disposte a impegnarsi nella difesa della vita, della natura del matrimonio e della famiglia e nella ricerca della pace e del benessere integrale dei colombiani. L’episcopato esorta la classe politica a “non rimanere indifferente alle sofferenze dei poveri, dei contadini, degli sfollati e delle vittime della violenza”. E’ necessario stabilire politiche che “superino l’assistenzialismo” e offrano soluzioni al “conflitto sociale” che è stato il motore di ogni forma di violenza nel Paese. In questo contesto, i vescovi condannano la corruzione, “malattia endemica dello Stato” che pervade la società e che stabilisce una “anticultura” caratterizzata dall’abuso di potere, traffico di influenze, arricchimento illecito e mancanza di trasparenza”. Infine, l’invito a pregare per le prossime elezioni e perché i governanti eletti “siano strumenti del piano di Dio e che possano contribuire alla realizzazione di una Colombia giusta, riconciliata e in pace”. (A cura di Alina Tufani)







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