2014-02-07 14:33:34

Venezuela. Nota dei vescovi contro progetto di legge sul "matrimonio gay"


Non esiste nessun fondamento per assimilare o stabilire analogie tra l’unione omosessuale e il matrimonio tra un uomo e una donna: è quanto affermano i vescovi venezuelani in una nota pastorale-dottrinale pubblicata a una settimana dall’introduzione in Parlamento di un progetto di legge a favore del matrimonio tra persone dello stesso sesso. I presuli denunciano che “negli ultimi tempi, sotto argomenti antropologici discutibili, si sono presentate visioni distorte sul matrimonio e la famiglia, insieme a un’ideologia di genere che pretende travisare la verità sulla persona umana, l’autentico senso della sessualità e addirittura cambiare l’essenza naturale del matrimonio”. La nota afferma che nel cosiddetto “matrimonio ugualitario” sono assenti gli elementi biologici e antropologici del matrimonio e della famiglia e che la Costituzione nazionale accetta come valido soltanto il matrimonio tra uomo e donna. Si sottolinea poi che non si può considerare il “matrimonio ugualitario” come un diritto umano dato che i diritti umani “nascono dalla legge naturale e dalla morale autentica e non da ideologie diffuse, proposte culturali o decisioni giuridiche e legislative”. Infine, la Conferenza episcopale invita i fedeli a riaffermare e proclamare l’insegnamento della Chiesa sulla sessualità il matrimonio e la famiglia. Il progetto di “Legge sul matrimonio civile ugualitario” presentato all’Assemblea Nazionale, lo scorso venerdì 30 gennaio, propone una riforma del Codice Civile che riconosca il matrimonio tra persone dello stesso sesso, e di conseguenza i benefici stabiliti dalla Costituzione. Tuttavia, il progetto legge - il primo approdato al Parlamento venezuelano - è stato criticato dai gruppi pro-unioni gay perché non consente il diritto alla adozione e il diritto all’identità di genere. (A cura di Alina Tufani)







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