2014-02-07 14:24:21

Critiche Onu alla Santa Sede: il rapporto ignora ciò che è stato fatto dalla Chiesa per proteggere i minori


Luis Badilla Morales, Radio Vaticana
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Rispondere alle critiche dell'Onu alla Santa Sede sostenendo che la Commissione per i diritti dell'infanzia è poco credibile è un errore e significa cadere in una trappola. E' come ammettere la propria incapacità di ribattere alla critiche nel merito. Invece la Santa Sede può dimostrare tranquillamente che ciò che gli viene chiesto di fare l'ha già fatto.

Il rapporto della Commissione Onu si occupa di due questioni. Innanzitutto, com'è naturale nel contesto della tutela dell'infanzia, degli abusi su minori commessi da alcuni rappresentanti del clero. Poi però il documento pretende di spiegare alla Chiesa cattolica quale deve essere la sua dottrina su alcuni temi eticamente sensibili come vita o matrimonio. E' giusto discutere sulla responsabilità della Chiesa nelle vicende degli abusi e sulle decisioni adottate. E probabilmente, infatti, la risposta della Santa Sede si riferirà proprio a questi aspetti. Anche perché il rapporto sembra ignorare completamente i passi compiuti in questi anni dalla Chiesa, fino al punto di chiedere alla Santa Sede di prendere provvedimenti che sono già stati presi e sono operativi da qualche anno. Bastava, per esempio che si leggessero la risposta di Benedetto XVI ai vescovi irlandesi del 2010. Per quanto riguarda invece la seconda parte del documento, in cui la Commissone si autoassegna il diritto di chiedere modifiche della dottrina cattolica, sicuramente riceverà in risposta un laconico e fermo "no". Anzi, vorrei vedere se questo Comitato Onu avrebbe il coraggio di fare lo stesso con i musulmani, con gli induisti o i taoisti. (Intervista a cura di Fabio Colagrande)







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