Cresce la comunità dei Gesuiti in Myanmar: conclusa la prima assemblea locale
Il futuro per la missione dei Gesuiti in Myanmar passa per l’impegno nel campo dell’istruzione:
è quanto emerso dalla prima assemblea dei Gesuiti nel Paese asiatico, tenutasi nelle
scorse settimane a Yangon. Come informa l’Agenzia Fides, all’incontro hanno partecipato
27 Gesuiti presenti stabilmente nell’area, a cui si sono aggiunti alcuni membri della
Conferenza dei Gesuiti dell'Asia-Pacifico, come p. Mark Raper, presidente della Conferenza
e superiore regionale per il Myanmar. I presenti hanno condiviso esperienze, impressioni
e progetti per la missione dei Gesuiti, esplorando le esigenze della Chiesa locale
e della società birmana e guardando al ruolo futuro della Compagnia di Gesù in tale
contesto. Il primo passo è “costruire una comunità forte”: la Compagnia sta infatti
crescendo, se si considera che il primo sacerdote gesuita locale è stato ordinato
nel 2013 e due diaconi saranno ordinati sacerdoti ad aprile e maggio di quest’anno.
Altri religiosi stanno completando gli studi in Indonesia e nelle Filippine. Inoltre
in Myanmar vi sono attualmente 14 missionari Gesuiti provenienti da Australia , Corea,
India, Indonesia e Malesia. Attualmente, i Gesuiti gestiscono due scuole di lingua
inglese, la “San Luigi Gonzaga” a Taunggyi e il “Campion Institute” a Yangon. Hanno
poi il “Centro di Ricerca Arrupe” e portano avanti diversi progetti sociali in favore
di poveri ed emarginati e un progetto di microcredito per gli agricoltori di Laputta.
Nell’assemblea, i religiosi hanno ribadito il loro impegno a servire poveri, giovani,
contadini, sfollati interni e rifugiati, soprattutto in tre ambiti pastorali: l'istruzione,
la formazione e i mass-media. (G.A.)