Udienza generale. Il Papa: è molto importante andare a Messa la Domenica, l'Eucaristia
è salvezza
Oltre 25 mila fedeli presenti oggi in Piazza San Pietro nonostante la pioggia per
partecipare all’udienza generale del mercoledì. Il Papa ha dedicato la sua catechesi
sui Sacramenti all’Eucaristia che – ha detto “si colloca nel cuore dell’«iniziazione
cristiana», insieme al Battesimo e alla Confermazione, e costituisce la sorgente della
vita stessa della Chiesa. Da questo Sacramento dell’amore, infatti, scaturisce ogni
autentico cammino di fede, di comunione e di testimonianza. Quello che vediamo quando
ci raduniamo per celebrare l’Eucaristia, la Messa, ci fa già intuire che cosa stiamo
per vivere. Al centro dello spazio destinato alla celebrazione si trova l’altare,
che è una mensa, ricoperta da una tovaglia, e questo ci fa pensare ad un banchetto.
Sulla mensa c’è una croce, ad indicare che su quell’altare si offre il sacrificio
di Cristo: è Lui il cibo spirituale che lì si riceve, sotto i segni del pane e del
vino. Accanto alla mensa c’è l’ambone, cioè il luogo da cui si proclama la Parola
di Dio: e questo indica che lì ci si raduna per ascoltare il Signore che parla mediante
le Sacre Scritture, e dunque il cibo che si riceve è anche la sua Parola”.
“Parola
e Pane nella Messa – ha affermato - diventano un tutt’uno, come nell’Ultima Cena,
quando tutte le parole di Gesù, tutti i segni che aveva fatto, si condensarono nel
gesto di spezzare il pane e di offrire il calice, anticipo del sacrificio della croce,
e in quelle parole: ‘Prendete, mangiate, questo è il mio corpo … Prendete, bevete,
questo è il mio sangue’. Il gesto di Gesù compiuto nell’Ultima Cena è l’estremo ringraziamento
al Padre per il suo amore, per la sua misericordia. ‘Ringraziamento’ in greco si dice
‘eucaristia’. E per questo il sacramento si chiama 'Eucaristia': è il supremo ringraziamento
al Padre, che ci ha amato tanto da darci il suo Figlio, per amore".
“Ecco
– ha detto ancora - perché il termine Eucaristia riassume tutto quel gesto, che è
gesto di Dio e dell’uomo insieme, gesto di Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo. Dunque
la celebrazione eucaristica è ben più di un semplice banchetto: è proprio il memoriale
della Pasqua di Gesù, il mistero centrale della salvezza. «Memoriale» non significa
solo un ricordo, un semplice ricordo, ma vuol dire che ogni volta che celebriamo questo
Sacramento partecipiamo al mistero della passione, morte e risurrezione di Cristo.
L’Eucaristia costituisce il vertice dell’azione di salvezza di Dio: il Signore Gesù,
facendosi pane spezzato per noi, riversa infatti su di noi tutta la sua misericordia
e il suo amore, così da rinnovare il nostro cuore, la nostra esistenza e il nostro
modo di relazionarci con Lui e con i fratelli. È per questo che comunemente, quando
ci si accosta a questo Sacramento, si dice di «ricevere la Comunione», di «fare la
Comunione»: questo significa che nella potenza dello Spirito Santo, la partecipazione
alla mensa eucaristica ci conforma in modo unico e profondo a Cristo, facendoci pregustare
già ora la piena comunione col Padre che caratterizzerà il banchetto celeste, dove
con tutti i Santi avremo la gioia inimmaginabile di contemplare Dio faccia a faccia”.
Quindi
ha concluso: “Cari amici, non ringrazieremo mai abbastanza il Signore per il dono
che ci ha fatto con l’Eucaristia! E’ un dono tanto grande e per questo è tanto importante
andare a Messa la domenica, andare a Messa non solo per pregare, ma per ricevere la
Comunione, questo pane che è il corpo di Gesù Cristo e che ci salva, ci perdona, ci
unisce al Padre. E’ bello fare questo. E tutte le domeniche andiamo a Messa perché
è il giorno proprio della resurrezione del Signore. Per questo la domenica è tanto
importante per noi. E con l’Eucarestia sentiamo questa appartenenza proprio alla Chiesa,
al popolo di Dio, al corpo di Dio, a Gesù Cristo. Non finiremo mai di coglierne tutto
il valore e la ricchezza. Chiediamogli allora che questo Sacramento possa continuare
a mantenere viva nella Chiesa la sua presenza e a plasmare le nostre comunità nella
carità e nella comunione, secondo il cuore del Padre. E questo si fa durante tutta
la vita, ma si incomincia a farlo il giorno della Prima Comunione. E’ importante che
i bambini si preparino bene alla Prima Comunione e che nessun bambino non la faccia,
perché è il primo passo di questa appartenenza a Gesù Cristo, forte, forte, dopo il
Battesimo e la Cresima. Grazie!”.