Udienza generale. Il Papa: l'Eucaristia è pane che salva, ogni bimbo riceva la Prima
Comunione
Il pane che “ci salva, ci perdona, ci unisce al Padre”. Sono le parole con cui Papa
Francesco ha parlato dell’Eucaristia, durante l’udienza generale di ieri in Piazza
San Pietro. “È importante”, ha affermato tra l’altro, che tutti i bambini si “preparino
bene” e ricevano la Prima Comunione. Da Papa Francesco anche un nuovo appello alla
solidarietà per gli alluvionati in Italia. Il servizio di Alessandro De Carolis:
C’è un giorno
in cui si diventa cristiani, ed è quello del Battesimo. Ma c’è un giorno preciso in
cui quel dono diventa anche un “cibo” da mangiare, almeno ogni domenica, per nutrire
la fede acquisita col Battesimo, ed è la Prima Comunione. Nell’ennesimo mercoledì
piovoso, Papa Francesco si fa di nuovo catechista tra i circa 25 mila “coraggiosi”
che lo seguono da Piazza S. Pietro a dispetto del clima, con la sola, doverosa, variante
dei malati radunati al coperto e al caldo in Aula Paolo VI, salutati dal Papa prima
dell’udienza e poi attenti davanti al maxischermo che ne rimanda le immagini. L’altare,
“che fa pensare a un banchetto”, la Croce che indica il sacrificio di Cristo su quell’altare
e l’ambone che dimostra come anche la Parola proclamata sia “cibo” sono tutti elementi,
afferma Papa Francesco, che rendono tangibile l’importanza della mensa eucaristica:
“Cari
amici, non ringrazieremo mai abbastanza il Signore per il dono che ci ha fatto con
l’Eucaristia! E’ un dono tanto grande e per questo è tanto importante andare a Messa
la domenica, andare a Messa non solo per pregare, ma per ricevere la Comunione, questo
pane che è il corpo di Gesù Cristo e che ci salva, ci perdona, ci unisce al Padre.
E’ bello fare questo (…) Per questo la domenica è tanto importante per noi. E con
l’Eucaristia sentiamo questa appartenenza proprio alla Chiesa, al popolo di Dio, al
corpo di Dio, a Gesù Cristo”.
Papa Francesco punta il faro della sua catechesi
anche sui riti visti mille volte durante la Messa e forse per questo da tanti non
più veramente compresi. A partire dall’offerta che Gesù, nell’Ultima Cena, fa del
suo corpo e del suo sangue:
“Il gesto di Gesù compiuto nell’Ultima Cena
è l’estremo ringraziamento al Padre per il suo amore, per la sua misericordia. ‘Ringraziamento’
in greco si dice ‘eucaristia’. E per questo il Sacramento si chiama ‘Eucaristia’:
è il supremo ringraziamento al Padre, che ci ha amato tanto da darci il suo Figlio,
per amore”.
“Da questo Sacramento dell’amore scaturisce ogni autentico
cammino di fede, di comunione e di testimonianza”, sottolinea ancora il Papa, per
il quale la Messa è dunque “ben più che un semplice banchetto” e certamente ben più
che una ripetitiva liturgia:
“’Memoriale’ non significa solo un ricordo,
un semplice ricordo, ma vuol dire che ogni volta che celebriamo questo Sacramento
partecipiamo al mistero della passione, morte e risurrezione di Cristo. L’Eucaristia
costituisce il vertice dell’azione di salvezza di Dio: il Signore Gesù, facendosi
pane spezzato per noi, riversa infatti su di noi tutta la sua misericordia e il suo
amore, così da rinnovare il nostro cuore, la nostra esistenza e il nostro modo di
relazionarci con Lui e con i fratelli”.
Chiediamo allora a Dio, conclude
Papa Francesco, “che questo Sacramento possa continuare a mantenere viva nella Chiesa
la sua presenza e a plasmare le nostre comunità nella carità e nella comunione, secondo
il cuore del Padre”:
“E questo si fa durante tutta la vita, ma si incomincia
a farlo il giorno della Prima Comunione. E’ importante che i bambini si preparino
bene alla Prima Comunione e che nessun bambino non la faccia, perché è il primo passo
di questa appartenenza a Gesù Cristo, forte, forte, dopo il Battesimo e la Cresima”.
Al
termine dell’udienza generale, dopo i saluti ai vari gruppi linguistici, Papa Francesco
ha ricordato ancora una volta le persone colpite dalle alluvioni di questi giorni
in Italia: “Vi siamo vicini – ha detto – con il nostro sforzo, con la nostra solidarietà
e con il nostro amore”. Quindi, ricordando la memoria di Sant’Agata, vergine e martire,
ha indicato la sua virtù eroica ai giovani, perché comprendano “l’importanza della
purezza e della verginità”, agli ammalati perché accettino “la croce in spirituale
unione con il cuore di Cristo" e ai nuovi sposi, perché siano incoraggiati “a comprendere
il ruolo della donna nella vostra vita familiare”.