Siria: massicci bombardamenti su Aleppo, almeno 138 morti in tre giorni
Sono oltre 138 le vittime dei raid aerei condotti dal regime su quartieri residenziali
di Aleppo nelle ultime 72 ore. Il bilancio viene fornito dagli attivisti dei Comitati
di coordinamento locale. Intanto vengono diffusi i dati sul mese di gennaio che, con
5794 morti, è il mese con il più alto numero di uccisioni da quando è esploso il conflitto
a marzo del 2011. Il servizio è di Salvatore Sabatino:
Barili-bomba:
armi micidiali, riempite di materiale esplosivo e schegge, che una volta arrivati
al suolo uccidono in modo indiscriminato. Sono giorni che il regime di Assad li sta
lanciando su Aleppo. Dove i morti, in sole 72 ore, sono almeno 138. Tra questi molti,
troppi, sono bambini, donne, anziani. I comitati di coordinamento locali parlano di
strage, contro una popolazione inerme. Contro quella città – una volta la più ricca
del Paese – oggi ridotta ad un cumulo di macerie. Un Paese, la Siria, divenuto campo
di battaglia di una guerra non più solo civile, ma internazionale, per la presenza
di combattenti provenienti dall’intera galassia islamista. Gruppi spesso in lotta
tra loro, che non fanno altro che frammentare il fronte anti-regime. L’ultima spaccatura
è quella tra lo “Stato Islamico dell'Iraq e del Levante” e Al Qaeda; quest’ultima
ha preso le distanze dal gruppo jihadista anti-Assad, protagonista di sanguinosi attacchi
contro le altre fazioni delle forze ribelli e le forze del regime. Sul fronte politico
internazionale, infine, da segnalare l’iniziativa del Regno Unito, che sta lavorando
con i partner internazionali a una nuova bozza di risoluzione sulla Siria alla luce
del deterioramento della situazione umanitaria.