Regno Unito: l'8 febbraio Giornata di preghiera per le vittime della tratta
Un invito a pregare e ad impegnarsi personalmente contro la tratta umana: a lanciarlo
è mons. Pat Lynch, presidente dell’Ufficio per le politiche migratorie della Conferenza
episcopale dell’Inghilterra e del Galles in occasione della Giornata di preghiera
per i sopravvissuti e le vittime del traffico di esseri umani, che la Chiesa del Regno
Unito celebrerà l’8 febbraio. La Giornata è stata indetta per la prima volta l’anno
scorso per la Festa di Santa Giuseppina Bakhita, patrona del Sudan ed ex schiava,
canonizzata nel 2000 da Giovanni Paolo II per sensibilizzare i fedeli su questo dramma
che coinvolge milioni di persone nel mondo. L’obiettivo della Chiesa inglese e gallese
– spiega mons. Lynch in una lettera indirizzata alle parrocchie – è di fare dell’8
febbraio un appuntamento fisso per tutti i cattolici nel mondo. A questa seconda edizione
ha già dato la sua adesione la Chiesa negli Stati Uniti che in queste settimane ha
lanciato diverse iniziative di sensibilizzazione sul tema delle nuove forme di schiavitù,
in particolare durante la Settimana nazionale delle migrazioni celebrata dal 5 all’11
gennaio. Nel 2013 la Conferenza episcopale, da anni impegnata sul tema dell’immigrazione,
ha lanciato l’”Amistad Movement”, un movimento per prevenire e potenziare la lotta
contro lo sfruttamento e il traffico di esseri umani, strettamente connesso con il
fenomeno migratorio.(A cura di Lisa Zengarini)