Papa Francesco: anche Dio piange, con il cuore di un padre che non rinnega mai i suoi
figli
Anche Dio piange: il suo pianto è come quello di un padre che ama i figli e non li
rinnega mai anche se sono ribelli, ma sempre li aspetta. E' quanto ha affermato Papa
Francesco durante la Messa presieduta martedì mattina a Santa Marta. Il servizio di
Sergio Centofanti:
Le letture del
giorno presentano la figura di due padri: il re Davide, che piange la morte del figlio
ribelle Assalonne, e Giàiro, capo della Sinagoga, che prega Gesù di guarire la figlia.
Il Papa spiega il pianto di Davide alla notizia dell’uccisione del figlio, nonostante
questi combattesse contro di lui per conquistare il regno. L’esercito di Davide ha
vinto, ma a lui non interessava la vittoria, “aspettava il figlio! Gli interessava
soltanto il figlio! Era re, era capo del Paese, ma era padre! E così quando è arrivata
la notizia della fine di suo figlio, fu scosso da un tremito: salì al piano di sopra
… e pianse”:
“Diceva andandosene: ‘Figlio mio, Assalonne. Figlio mio! Figlio
mio, Assalonne! Fossi morto io invece di te! Assalonne, Figlio mio! Figlio mio!’.
Questo è il cuore di un padre, che non rinnega mai suo figlio. ‘E’ un brigante. E’
un nemico. Ma è mio figlio!’. E non rinnega la paternità: pianse… Due volte Davide
pianse per un figlio: questa e l’altra quando stava per morire il figlio dell’adulterio.
Anche quella volta ha fatto digiuno, penitenza per salvare la vita del figlio. Era
padre!”.
L’altro padre è il capo della Sinagoga, “una persona importante
– afferma il Papa - ma davanti alla malattia della figlia non ha vergogna di gettarsi
ai piedi di Gesù: ‘La mia figlioletta sta morendo, vieni a imporle le mani, perché
sia salvata e viva!’. Non ha vergogna”, non pensa a quello che potranno dire gli altri,
perché è padre. Davide e Giàiro sono due padri:
“Per loro ciò che è più
importante è il figlio, la figlia! Non c’è un’altra cosa. L’unica cosa importante!
Ci fa pensare alla prima cosa che noi diciamo a Dio, nel Credo: ‘Credo in Dio Padre…’.
Ci fa pensare alla paternità di Dio. Ma Dio è così. Dio è così con noi! ‘Ma, Padre,
Dio non piange!’. Ma come no! Ricordiamo Gesù, quando ha pianto guardando Gerusalemme.
‘Gerusalemme, Gerusalemme! Quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come la
gallina raduna i suoi pulcini sotto le ali’. Dio piange! Gesù ha pianto per noi! E
quel pianto di Gesù è proprio la figura del pianto del Padre, che ci vuole tutti con
sé”.
“Nei momenti difficili” - sottolinea Papa Francesco – “il Padre
risponde. Ricordiamo Isacco, quando va con Abramo a fare il sacrificio: Isacco non
era sciocco, se ne era accorto che portavano il legno, il fuoco, ma non la pecorella
per il sacrificio. Aveva angoscia nel cuore! E cosa dice? ‘Padre!’. E subito: ‘Eccomi
figlio!’. Il Padre rispose”. Così, Gesù, nell’Orto degli Ulivi, dice “con quell’angoscia
nel cuore: ‘Padre, se è possibile, allontana da me questo calice!’. E gli angeli sono
venuti a dargli forza. Così è il nostro Dio: è Padre! E’ un Padre così!”. Un Padre
come quello che aspetta il figlio prodigo che è andato via “con tutti i soldi, con
tutta l’eredità. Ma il padre lo aspettava” tutti i giorni e “lo ha visto da lontano”.
“Quello è il nostro Dio!" - ha osservato il Papa - e "la nostra paternità" - quella
dei padri di famiglia come la paternità spirituale di vescovi e sacerdoti - "deve
essere come questa. Il Padre ha come un’unzione che viene dal figlio: non può capire
se stesso senza il figlio! E per questo ha bisogno del figlio: lo aspetta, lo ama,
lo cerca, lo perdona, lo vuole vicino a sé, tanto vicino come la gallina vuole i suoi
pulcini”:
“Andiamo oggi a casa con queste due icone: Davide che piange
e l’altro, capo della Sinagoga, che si getta davanti a Gesù, senza paura di diventare
una vergogna e far ridere gli altri. In gioco erano i loro figli: il figlio e la figlia.
E con queste due icone diciamo: ‘Credo in Dio Padre…’. E chiediamo allo Spirito Santo
- perché soltanto è Lui, lo Spirito Santo – che ci insegni a dire ‘Abbà, Padre!’.
E’ una grazia! Poter dire a Dio ‘Padre!’ col cuore è una grazia dello Spirito Santo.
Chiederla a Lui!”.