Honduras: la Chiesa esorta il governo a un disarmo generale per ridurre la violenza
“Dobbiamo avviare in Honduras un disarmo generale e controllato perchè l’enorme quantità
di armi da fuoco che circola nel Paese, rappresenta una grave minaccia per la stabilità
e la pace del Paese”. Queste le parole dell’arcivescovo ausiliare di Tegucigalpa,
mons. Juan Josè Pineda durante l’omelia della messa commemorativa della vigilia dei
267 anni del ritrovamento della Madonna di Suyapa, patrona del’Honduras. Ogni giorno,
circa 20 persone sono assassinate con armi da fuoco nel Paese centroamericano. Una
realtà che tende ad aggravarsi per l’aumento della domanda da parte di cittadini che
vedono nelle armi, l’unica maniera di difendere la propria vita. “Abbiamo bisogno
di cittadini non armati perché la violenza è inaccettabile e non è una risposta valida
per la soluzione del problema” ha detto il prelato honduregno durante la celebrazione
eucaristica alla quale hanno assistito il Presidente della repubblica, Juan Orlando
Hernández, membri delle Forze Armate e numerose autorità governative. Mons. Pineda
ha sottolineato l’urgenza di una normativa che impedisca la proliferazione, il traffico,
il commercio e l’uso di armi da fuoco da parte di persone che non appartengono alle
Forze di sicurezza. Attualmente, la legge permette il possesso di un massimo di cinque
armi a persona ed un'età minima di 18 anni per l’acquisto. Mons. Pineda ha ricordato
che “la pace è solo l’assenza di guerra, ma il rispetto della vita e del bene comune”,
ma ha pure avvertito che “se non c’è giustizia sociale non ci sarà mai una vera pace”.
Migliaia di fedeli e pellegrini sono arrivati al Santuario mariano di Suyapa, alla
periferia di Tegucigalpa, per venerare la piccola statua di legno trovata da due contadini,
il 3 febbraio 1747, oggi Centro di devozione per tutta la nazione. (A.T.)