2014-02-04 14:06:37

Comitato promozione etica: "Come spiega il Papa l'economia senza etica genera iniquità e violenza"


Romeo Ciminello, Presidente Comitato di promozione etica onlus, docente all’Università cattolica di Kinshasa
RealAudioMP3
Quando Papa Francesco nell'Evangelii gaudium afferma che "questa economia uccide", allude a un'economia dell'esclusione. Un'economia che determina dei rapporti che privilegiano la reciprocità solo in presenza degli stessi livelli economici, altrimenti crea rapporti di strumentalizzazione, se non addirittura di esclusione. Purtroppo però è ancora diffusa l'idea della 'ricaduta favorevole' e che cioè ogni crescita economica favorita dal libero mercato riesca a produrre di per sé maggiore equità e inclusione sociale. Ma questo, come rileva il Papa, non è affatto vero. Anzi, la globalizzazione dell'indifferenza a cui assistiamo determina superficialità, accelerazione, violenza. L'aspetto più importante è però al n°57 dell'esortazione, dove il Papa dice no al denaro che governa invece di servire. Un appello poi ribadito nella sua lettera al Forum di Davos. Il fatto è che il mondo contemporaneo rifiuta l'etica. E il rifiuto dell'etica è in realtà rifiuto di Dio. Come spiega bene il Papa la si disprezza perché è 'controproducente' e 'relativizza il denaro e il potere'. E a questi nessuno vuole rinunciare. Non possiamo continuare nella logica di un capitalismo efferato di sottrazione, dobbiamo tornare a una visione etica dei rapporti. Il Papa lo sa bene, perché proviene da una regione come l'America Latina, ricca di risorse umane e naturali, dove c'è però grande povertà a causa di quelle strutture, legate alla brama di profitto e di potere, che la 'Sollecitudo rei socialis' di Giovanni Paolo II chiamava 'strutture di peccato'. Strutture che generano iniquità e quindi violenza e insicurezza sociale.

Prende il via a Roma il nuovo corso di 'Etica Socio-politica-economica', promosso dal Movimento lavoratori di Azione cattolica (Mlac) in collaborazione con il Comitato di promozione etica Onlus. (Intervista a cura di Fabio Colagrande)







All the contents on this site are copyrighted ©.