Ue: al voto il rapporto Lunacek per i diritti Lgbt. La protesta corre online
“Un voto che mette in discussione la credibilità del Parlamento Europeo”. Così Luca
Volontè, già presidente del Partito Popolare Europeo, alla vigilia del voto di oggi
a Bruxelles, senza dibattito in aula, sulla relazione Lunacek per la promozione dell’agenda
gay-Lgbt nelle politiche Ue. Contro il testo, che ricalca il rapporto Estrela già
bocciato dall’Europarlamento, sono state già raccolte sul sito citizengo.org quasi
190mila firme. Quale il contenuto della relazione? Paolo Ondarza lo ha chiesto
a Luca Volontè:
R. – E’ una
road-map, a livello europeo, per proteggere i cosiddetti diritti delle persone omosessuali.
Si invitano i Paesi membri ad adottare un vero e proprio matrimonio tra persone dello
stesso sesso, a dare libero accesso all’adozione e alla fecondazione in vitro e alla
maternità surrogata per queste coppie, ad introdurre norme che possano azzerare ogni
tipo di critica nei confronti non dell’omosessualità, ma della ostentazione di essa
attraverso la ideologia Lgtb, da parte di tutti coloro che pensano che il dato sessuale
maschio-femmina, la complementarietà maschio-femmina sia l’unica – sinora – base
certa sulla quale si è evoluta la civiltà.
D. – Qualora la relazione Lunacek
venisse votata, e quindi passasse, che effetti ci sarebbero?
R. – Di fatto,
come tutte le risoluzioni avrebbe l’effetto di raccomandazione: certamente, ogni Paese
sarà libero di adottare questa risoluzione. Tuttavia rimane un grande sconcerto per
l’uso del prezioso tempo del Parlamento europeo su queste materie.
D. – Il
rapporto Lunacek mira anche a dare direttive in ambito di istruzione, quindi di educazione
scolastica, in ambito medico-sanitario, nell’ambito dell’informazione, di mass media
…
R. – Certo: il rapporto conformerebbe quei primi tentativi, seppur molto
gravi, che anche in Italia si stanno introducendo attraverso leggi-bavaglio nei confronti
dell'informazione, primi tentativi di introdurre la decostruzione psicologica dei
bambini attraverso l’ideologia del gender nelle scuole … E ovviamente, tutti coloro
che nel nostro Paese, come in altri Paesi, hanno tentato di introdurre queste normative,
avranno un elemento in più su cui fondare le proprie convinzioni e cercare di promuovere
i propri privilegi.
D. – Ma c’è effettivamente bisogno di catalogare diritti
specifici per una singola categoria di persone, quale può essere quella Lgbt, piuttosto
che focalizzare l’attenzione sui diritti umani, in senso più generale?
R. –
Non ce n’è nessuna necessità. Tutte le indagini dimostrano casi veramente numericamente
poco rilevanti di violenze o discriminazioni nei confronti degli omosessuali: forse
al massimo qualche decina all’anno, e nella maggior parte dei casi si usa violenza
non per il fatto che la persona a cui si sia usata violenza sia omosessuale, ma per
altre ragioni.
D. – Si ha proprio l’impressione che quanto sta avvenendo
non risponda al sentire comune della gente, ma sia qualcosa che venga quasi imposto
dall’alto …
R. – Sì, esatto: è proprio un’imposizione da parte di una lobby
Lgtb fortemente finanziata – purtroppo – da alcuni governi e purtroppo anche, talvolta,
attraverso alcuni progetti dalla Commissione europea, che con la scusa di voler vedere
attuati i diritti umani per tutti, di fatto impongono i diritti umani privilegiati
per il proprio uso e consumo e discriminano invece gli altri cittadini.
D.
– Il voto sulla relazione Lunacek al Parlamento Europeo probabilmente non sarà preceduto
da alcun dibattito: è così?
R. – Sì: avendo poche ragioni da dibattere nel
Parlamento, coloro che promuovono questi diritti non hanno nessuna intenzione di aprire
un dialogo con chiunque la pensi in maniera diversa. Devo dire che sono perplesso
– come penso lo siano moltissimi cittadini europei – dal fatto che, dopo che il Parlamento
europeo aveva bocciato qualche mese fa un rapporto-fotocopia di questo – il rapporto
Estrela –sullo stesso argomento, riapra la possibilità di voto su un rapporto – come
dicevo prima – assolutamente identico.
D. – Alla vigilia del voto, come si
profila l’esito?
R. – Penso che tutti i parlamentari europei che hanno respinto
il rapporto Estrela non possano fare altro che votare anche contro questo rapporto
Lunacek. Confido nel recupero del buon senso anche da parte dei presentatori di questo
rapporto Lunacek: spero si rendano conto che questo voto non dà nessuna credibilità
al Parlamento europeo, piuttosto, continua ad aumentare il discredito che queste istituzioni
già hanno nei confronti dei cittadini.