Papa Francesco al Cammino Neocatecumenale: grazie per quello che fate nella Chiesa
e nel mondo
Grande festa nell’Aula Paolo VI in Vaticano, per l’incontro di circa 8mila membri
del Cammino Neocatecumenale con Papa Francesco. Il Santo Padre ha inviato nuove famiglie
missionarie a evangelizzare in tutto il mondo, soprattutto in Asia: si tratta di 414
famiglie in missione, delle quali 174 faranno parte delle 40 nuove “missio ad gentes”
che verranno aggiunte alle 52 già esistenti. All’udienza sono presenti gli iniziatori
e responsabili del Cammino Neocatecumenale, Kiko Argüello, Carmen Hernández e Padre
Mario Pezzi.
“Cari fratelli e sorelle – ha esordito il Papa nel suo discorso
- ringrazio il Signore per la gioia della vostra fede e per l’ardore della vostra
testimonianza cristiana. Grazie a Dio! Vi saluto tutti cordialmente, ad iniziare dall’Équipe
responsabile internazionale del Cammino Neocatecumenale, insieme ai sacerdoti, ai
seminaristi e ai catechisti. Un saluto pieno di affetto rivolgo ai bambini, presenti
qui in gran numero ... Il mio pensiero va in modo speciale alle famiglie, che si recheranno
in diverse parti del mondo per annunciare e testimoniare il Vangelo. La Chiesa vi
è grata per la vostra generosità! Vi ringrazio per tutto quello che fate nella Chiesa
e nel mondo”.
“E proprio a nome della Chiesa, nostra Madre, la nostra Santa
Madre Chiesa gerarchica, come amava dire Sant'Ignazio di Loyola – ha proseguito -
vorrei proporvi alcune semplici raccomandazioni. La prima è quella di avere la massima
cura per costruire e conservare la comunione all’interno delle Chiese particolari
nelle quali andrete ad operare. Il Cammino ha un proprio carisma, una propria dinamica,
un dono che come tutti i doni dello Spirito ha una profonda dimensione ecclesiale;
questo significa mettersi in ascolto della vita delle Chiese nelle quali i vostri
responsabili vi inviano, a valorizzarne le ricchezze, a soffrire per le debolezze
se necessario, e a camminare insieme, come unico gregge, sotto la guida dei Pastori
delle Chiese locali. La comunione è essenziale: a volte - succede - può essere meglio
rinunciare a vivere in tutti i dettagli ciò che il vostro itinerario esigerebbe, pur
di garantire l’unità tra i fratelli che formano l’unica comunità ecclesiale, della
quale dovete sempre sentirvi parte”.
Il Papa ha poi offerto un’altra indicazione:
“Dovunque andiate, vi farà bene pensare che lo Spirito di Dio arriva sempre prima
di noi. Questo è importante. Il Signore sempre ci precede! Ma pensate a Filippo, quando
il Signore lo invia su quella strada e sulla carrozza c’era quel ministro dell’economia:
lo Spirito è arrivato prima. Lui leggeva il Profeta Isaia, non capiva, ma il cuore
ardeva. E così, quando Filippo si avvicina è preparato per la catechesi e per il battesimo.
Lo Spirito sempre ci precede. Dio arriva prima sempre di noi. Anche nei posti più
lontani, anche nelle culture più diverse, Dio sparge dovunque i semi del suo Verbo.
Da qui scaturisce la necessità di una speciale attenzione al contesto culturale nel
quale voi famiglie andrete ad operare: si tratta di un ambiente spesso molto differente
da quello da cui provenite. Molti di voi faranno la fatica di imparare la lingua,
a volte difficile, e questo sforzo è apprezzabile. Tanto più importante sarà il vostro
impegno ad 'imparare' – lo ha detto Kiko – le culture che incontrerete, sapendo riconoscere
il bisogno di Vangelo che è presente ovunque, ma anche quell’azione che lo Spirito
Santo ha compiuto nella vita e nella storia di ogni popolo".
Infine, la terza
raccomandazione del Papa: “Vi esorto ad avere cura con amore gli uni degli altri,
in particolar modo dei più deboli. Il Cammino Neocatecumenale, in quanto itinerario
di scoperta del proprio Battesimo, è una strada esigente, lungo la quale un fratello
o una sorella possono trovare delle difficoltà impreviste. In questi casi l’esercizio
della pazienza e della misericordia da parte della comunità è segno di maturità nella
fede. La libertà di ciascuno non deve essere forzata, e si deve rispettare anche la
eventuale scelta di chi decidesse di cercare, fuori dal Cammino, altre forme di vita
cristiana che lo aiutino a crescere nella risposta alla chiamata del Signore”.
Il
Papa ha così concluso: “Care famiglie, cari fratelli e sorelle, vi incoraggio a portare
dovunque, anche negli ambienti più scristianizzati, specialmente nelle periferie esistenziali,
il Vangelo di Gesù Cristo. Evangelizzate con amore, portate a tutti l’amore di Dio.
Dite a quanti incontrerete sulle strade della vostra missione che Dio ama l’uomo così
com’è, anche con i suoi limiti, con i suoi sbagli, anche con i suoi peccati. Ed è
per questo che ha inviato il Suo Figlio: perché Lui prendesse i nostri peccati su
di sé. Siate messaggeri e testimoni dell’infinita bontà e dell’inesauribile misericordia
del Padre. Vi affido alla nostra Madre, Maria, affinché ispiri e sostenga sempre il
vostro apostolato. Alla scuola di questa tenera Madre siate missionari zelanti e gioiosi.
Non perdete la gioia! Avanti!".
Nota
La “missio ad gentes”
o “missione ai gentili” fa riferimento all’evangelizzazione nei luoghi nei quali non
è presente il Vangelo e nelle quali è fondamentale realizzare la “prima evangelizzazione”.
La maggior parte delle famiglie inviate da Papa Francesco sono famiglie europee –
soprattutto famiglie spagnole e italiane. Ogni “missio” è composta da quattro famiglie,
un sacerdote, un “socio” che lo accompagna (un laico o un seminarista), una sorella
anziana in aiuto e tre giovani sorelle le quali, senza prendere i voti, collaborano
alla missione. Le “missio ad gentes”, su imitazione del modello apostolico della Chiesa
primitiva, si sviluppano nelle case, tra i non battezzati. Insieme, creano una comunità
cristiana che mostra, tra i pagani, i segni della fede: l’amore (“Come io vi ho amato”)
e la perfetta unità (“Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa
sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato”). Il Cammino è presente in 124
nazioni dei cinque continenti, in 1.479 diocesi con 20.432 comunità presenti in 6.272
parrocchie. Dopo l’udienza con Papa Francesco, il Cammino disporrà di: 100 Seminari
diocesani missionari Redemptoris Mater; 2.300 seminaristi diocesani che fanno parte
di questa iniziazione cristiana e che si preparano al presbiterato; 1.880 presbiteri
diocesani ordinati in questi seminari. Più di 1.000 famiglie in missione distribuite
in 93 paesi; 92 “missio ad gentes”.