Istanbul: il card. Scola incontra il Patriarca ortodosso Bartolomeo I
“Siamo qui con il desiderio di compiere un ulteriore piccolo passo nel necessario
cammino verso l’unificazione piena tra tutti i cristiani. Questa unità, ne siamo ben
consapevoli, non può essere che il frutto sovrabbondante della grazia del Risorto.
È Lui a prendere sempre l’iniziativa”. Con queste parole l’arcivescovo di Milano card.
Angelo Scola ha salutato ieri a Istanbul al Fanar, sede del patriarcato ortodosso,
il patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I. L’incontro ricambia la visita
di Bartolomeo a Milano, avvenuta il 14 e 15 maggio 2013 in occasione delle celebrazioni
dei 1700 anni dalla firma dell’Editto di Milano, con cui l’imperatore Costantino,
fondatore della città sul Bosforo, riconobbe la libertà religiosa. “Vogliamo esprimere
la nostra vicinanza ed il nostro sostegno perché si ristabilisca pienamente la libertà
della Chiesa nelle vostre terre” ha proseguito il card. Scola riferendosi alla difficile
situazione dei cristiani in Turchia. “Non esiste, infatti, libertà religiosa laddove
essa non venga riconosciuta a tutti e a ciascuno. Sebbene le situazioni in Oriente
e in Occidente siano diverse – e differenti pertanto anche i problemi cui far fronte
– l’azione a favore della piena libertà religiosa ci trova uniti in modo deciso. Un’importante
mescolanza di etnie, culture e religioni caratterizza la vita quotidiana delle nostre
città. I popoli e le nazioni sono pertanto chiamati a imparare e ad approfondire il
bene pratico dell’essere insieme. A questo compito comune a tutta la famiglia umana
le nostre Chiese possono offrire un prezioso contributo. A questo impegno in favore
della libertà religiosa e della ricerca del bene comune nelle nostre società appartengono
a pieno titolo le attività di collaborazione tra il Patriarcato Ecumenico, le Chiese
ortodosse e la Chiesa cattolica”. Dopo questo primo incontro il card. Scola e Bartolomeo
sono intervenuti alla presentazione del libro «Papa XVI Benedikt, Aziz Pavlus» (edizione
Fondazione Internazionale Oasis) traduzione in turco di 20 catechesi che Benedetto
XVI dedicò a San Paolo durante l'anno paolino. “La prima preoccupazione dell’ecumenismo
non è politica, accordare le voci per farsi sentire meglio, ma teologica: la ricerca
dell’unità tra i cristiani scaturisce dalla fede stessa”, ha detto Scola nel suo intervento.
Il cammino di unificazione piena tra tutti i cristiani “è uno scambio di doni, non
la ricerca di un’alleanza strategica”, o un modo “per rivendicare meglio e con più
forza alcuni diritti”, ha spiegato il Cardinale ribadendo che proprio “questa sottolineatura
toglie anche ogni ombra di sospetto che i non cristiani – nel nostro caso i nostri
amici musulmani – potrebbero nutrire circa lo scopo della nostra attività”. L’incontro
di ieri pomeriggio è stato il primo appuntamento della vista del cardinale in Turchia,
che suggella le iniziative della diocesi di Milano per la Settimana di preghiera per
l’unità dei cristiani dal 18 al 25 gennaio. Il card. Scola oggi visiterà la Facoltà
teologica sull’isola di Calchi, mentre domani parteciperà alla Divina liturgia della
Presentazione di Gesù al Tempio. (R.P.)