Irlanda: conferenza dei vescovi sul problema dell'alcolismo
“Placare la sete: spiritualità e dipendenza”: su questo tema si è tenuto a Dublino,
presso il Centro pastorale “Holy Child”, una conferenza nazionale organizzata dal
Comitato episcopale irlandese per la tossicodipendenza (Ibdi). Ad aprire i lavori,
l’arcivescovo di Dublino, Diarmuid Martin. Indirizzata in particolare ai giovani,
l’iniziativa – informa una nota – “ha voluto promuovere una campagna per un consumo
moderato degli alcolici”. In Irlanda, infatti, anche a causa del basso costo dell’alcool,
si registra una crescita di “problemi sanitari, criminalità e assenteismo dal posto
di lavoro”. Per questo, l’Ibdi sostiene un nuovo progetto di legge sulla sanità pubblica
che possa affrontare i punti-chiave per la riduzione dell’alcolismo, come il prezzo
basso, il commercio facile e la sponsorizzazione legata allo sport. Ulteriore attenzione
i vescovi la rivolgono ai minori, perché “l’alcolismo dei genitori ha una ricaduta
negativa sulla vita dei figli”. Fondata nel 1997, l’Ibdi segue oggi 250 progetti parrocchiali,
grazie all’aiuti di oltre mille volontari. “La tossicodipendenza e l’alcolismo – continua
la nota – possono portare alla perdita di spiritualità nella persona che così si ritrova
isolata dai propri affetti e da Dio”. Il primo obiettivo dell’Ibdi è quindi quello
di “aiutare le persone a riconnettersi” con il mondo esterno perché “quando la vita
di un nostro caro è a rischio e quando la qualità della vita di coloro che gli stanno
vicino viene minacciata, come cristiani abbiamo la responsabilità di offrire una risposta
di solidarietà e d’amore”. (I.P.)