2014-01-31 20:02:31

Capitali europee in piazza ieri in difesa della famiglia


Parigi, Lione, Bruxelles, Bucarest, Madrid, Varsavia e Roma. In contemporanea, in diverse città d’Europa, ieri, la "Manif Pour Tous" ha promosso una mobilitazione, in difesa della famiglia, contro il tentativo di approvare domani, senza dibattito al Parlamento Europeo, il rapporto Lunacek sull’uguaglianza fondata sull’“orientamento sessuale e l’identità di genere”. A Roma i manifestanti si sono riuniti in Piazza Farnese, sede dell'ambasciata di Francia. "C’è una emergenza antropologica, il matrimonio tra un uomo e una donna è un valore civile aldilà della cultura e del credo religioso", spiega al microfono di Paolo Ondarza, Jean-Pierre Delaume-Myard, omosessuale, portavoce della "Manif pour Tous" in Francia:RealAudioMP3

R. – La question de la famille n’est pas une question uniquement franco-française; …
La questione della difesa della famiglia dagli attacchi cui è sottoposta non è soltanto una faccenda francese; è una faccenda universale. Per questo “Manif pour tous” ha deciso di scendere in piazza in varie capitali europee: a Roma, Berlino, Bruxelles, Londra e Parigi. La questione della famiglia è importante, sia sul piano europeo sia su quello internazionale: ho amici omosessuali negli Stati Uniti che si battono per la difesa della famiglia e contro le adozioni gay; possiamo riuscire perché, come si è visto nello Stato dell’Utah, negli Stati Uniti, o più recentemente in Australia, le leggi si possono modificare.

D. – In Francia, la protesta contro il matrimonio omosessuale e l’adozione da parte di coppie gay ha visto la mobilitazione di moltissime persone …

R. – Le gouvernement, en ayant fait passer par force cette loi en France, a …
Dopo che il governo francese ha praticamente imposto la legge sul matrimonio omosessuale, sono state depositate circa 700 mila firme di protesta, poi siamo scesi in piazza con oltre un milione di persone; ma il governo francese non vuole ascoltarci. Non solo, in Francia chi ha manifestato pacificamente in difesa della famiglia e dei diritti dei bambini ha subito la repressione della polizia: controlli di identità, arresti e violenze. Ora, grazie all’iniziativa di un vostro connazionale, Luca Volonté, già presidente del Partito Popolare Europeo, l’Europa ha avviato un’inchiesta presso la Corte dei diritti umani su queste violenze.

D. – Lei, da membro dell’associazione omosessuale francese Homovox, tiene a precisare che il reato di omofobia, così come la questione del matrimonio per tutti, non sono questioni che fanno il reale interesse delle persone con un orientamento omosessuale …

R. – En France, en novembre 2012, quand madame Taubira proposait cette loi …
Quando nel novembre 2012 la signora Taubira presentò il progetto di legge per il matrimonio gay, la maggioranza degli stessi omosessuali è stata molto sorpresa: infatti, in Francia, la gran parte degli omosessuali non ha mai chiesto una cosa del genere. Ne è la prova il fatto che in Francia esiste da anni il “Pacs” ed è stato scelto soltanto dal 4% degli omosessuali. Quindi: gli omosessuali non hanno mai chiesto il matrimonio gay e tanto meno di avere figli.

D. – Lei ha detto che le prime vittime della teoria del gender, da molti definita un’ideologia, sono i bambini nati dalla procreazione assistita o dalla maternità surrogata: perché?

R. – Le premières victimes sont, en effet, les enfants: pourquoi? Parce que …
In realtà, le prime vittime sono i bambini: perché? Perché li si priva scientemente di un padre e di una madre. Il desiderio di avere un figlio, provato da un omossessuale non può giustificare qualsiasi tipo di soluzione per colmare questa mancanza. Ogni bambino, ha il diritto di avere un padre e una madre …

D. – Dietro all’imposizione di un pensiero unico, proprio della teoria del gender – lei ha denunciato – si nascondono altri interessi …

R. – Au delà de priver un enfant d’une père et d’une mère, il y a des choses encore …
Oltre a privare un bambino del padre e della madre, ci sono cose ai nostri occhi ancora peggiori: la procreazione medicalmente assistita e la gestazione per conto terzi. Non si può considerare la donna una merce. Il fenomeno delle madri surrogate provoca discriminazioni di tipo economico: in Francia per comprare un bambino – perché la questione è veramente in questi termini – servono tra 80 e 100 mila euro. E cosa succede? Succede che ci sono Paesi come l’India dove le donne sono mantenute in alcune case e se non partoriscono bambini sono violentate o subiscono abusi da parte della loro stessa famiglia: una donna che partorisce un bambino in una casa indiana procura l’equivalente di uno stipendio di un anno del marito. E’ un vero e proprio “business”, quello che si sta attivando … Similmente accade negli Stati Uniti dove per alcune migliaia di euro una coppia può scegliere come in un catalogo un bambino: il colore dei suoi occhi, il sesso, il suo quoziente intellettivo. Ma non dobbiamo dimenticarci che né il bambino, né la donna sono merce …

D. – Gli attacchi alla libertà d’espressione da parte della legge contro l’omofobia così come l’imposizione di un pensiero unico tipico della teoria del gender sono realmente avvertiti come un pericolo dall’opinione pubblica?

R. – Les Français ont démontré plusieurs fois, en descendant dans la rue, qu’ils …
I francesi hanno dimostrato più d’una volta, scendendo in piazza, di voler denunciare questo pensiero che non soltanto è un pensiero unico, ma anche iniquo. Più di una volta sono scesi in piazza con oltre un milione di persone, cosa che non si era più vista dai tempi del generale De Gaulle. Hanno depositato migliaia e migliaia di firme … La Francia continua, continuerà a scendere in piazza per lottare contro questo pensiero iniquo e per abrogare la legge Taubira: le prossime elezioni dovranno occuparsene, perché questa questione l’abbiamo posta anche ai futuri candidati.

Ultimo aggiornamento: 3 febbraio







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