Cala la disoccupazione. L'economista: un primo segnale ma niente entusiasmi
Il tasso di disoccupazione cala al 12,7% a dicembre, con una diminuzione di 0,1 punti
rispetto al tasso record del 12,8% raggiunto a novembre. Lo comunica l’Istat e soddisfazione
viene espressa dal premier Letta. Rimane alto il numero dei senza lavoro tra i 15
e i 24 anni, pari al 41,6%. Sentiamo il commento dell’economista Claudio Lucifora
intervistato da Maura Pellegrini Rhao
R.
- Potrebbe essere interpretato come un segnale: perlomeno qualcosa sta rallentando
nel processo di dismissione che il sistema produttivo ha avviato in seguito alla crisi
dell’occupazione. Gli indicatori da tenere sott’occhio sono numerosi: quindi l’andamento
dei prezzi; i consumi; l’indice della produzione industriale; oltre alle esportazioni
ed ovviamente a quello che succede sul mercato del lavoro. Quindi è difficile trarre
delle conclusioni unicamente dal tasso di disoccupazione aggregato.
D. - Alcuni
strumenti, come la garanzia giovani messa in campo dal governo, potranno dare un reale
contributo?
R. - Non c’è dubbio che qualsiasi misura, soprattutto quelle mirate
ad alcune fasce della popolazione, può dare un contributo importante. E’ certo che
la scarsa domanda aggregata - diciamo interna - crea delle difficoltà per la ripresa
dell’occupazione. Anche questa incertezza politica ovviamente non è molto favorevole
per decisioni di investimento e di rilancio delle imprese. Un po’ tutto gioca nel
rallentare e rendere più difficile il periodo di ripresa