In Ucraina i manifestanti rifiutano l'amnistia. Prosegue l'occupazione degli edifici
Sono 234 le persone arrestate in Ucraina durante le ultime due settimane di scontri:
è quanto fa sapere la procura generale di Kiev, a poche ore dal voto a sorpresa del
parlamento, mercoledì sera, della legge di amnistia per i manifestanti antigovernativi.
Il governo ha però posto una condizione già rifiutata dall’opposizione. Intanto il
presidente Ianukovich è stato posto in congedo per una grave malattia respiratoria.
Francesca Sabatinelli:
Il governo ha adempiuto a tutti i suoi obblighi,
ma l’opposizione aggrava la situazione. E’ ciò che si legge sul sito della presidenza
ucraina, a firma di Viktor Ianukovic, a poche ore dall’approvazione da parte del Parlamento
della legge di amnistia che prevede la liberazione dei manifestanti arrestati, in
cambio dello sgombero degli edifici governativi occupati dall’opposizione. Ma gli
occupanti resteranno saldi al loro posto, gli edifici non verranno liberati, perché
per l’opposizione il voto doveva avvenire senza alcuna condizione; inoltre, è la denuncia,
l’amnistia sarebbe stata approvata irregolarmente e dietro pressioni di Ianukovic
sui suoi deputati. Dunque nessuno sgombero, fanno sapere i leader di Svoboda e Udar,
due dei principali partiti di opposizione. A Strasburgo , intanto, il Consiglio d’Europa
ha deciso, per ora, di non adottare sanzioni nei confronti di Kiev, chiede tuttavia
di rafforzare il monitoraggio sul Paese, e se continueranno le violazioni dei diritti
umani, o se la protesta sarà interrotta con l'uso della forza, nella sessione d'aprile
si prenderà in considerazione la sospensione dei diritto di voto per i parlamentari
ucraini. Proprio oggi dal rapporto annuale del Consiglio è emerso che l’Ucraina è
uno dei Paesi più condannati a Strasburgo per "trattamenti inumani e degradanti" assieme
a Russia, Turchia e Romania.