Il Papa all’Università Notre Dame: non diluire identità cattolica
Stamani il Papa ha ricevuto una Delegazione della “University of Notre Dame”, dello
stato americano dell’Indiana. “Cari Amici – ha detto - sono lieto di salutare il Consiglio
Direttivo dell’Università Notre Dame in occasione del vostro incontro a Roma, che
coincide con l’inaugurazione del Centro Universitario di Roma. Sono fiducioso che
il nuovo Centro contribuirà alla missione dell’Università, mettendo in contatto gli
studenti con l’unicità delle ricchezze storiche, culturali e spirituali della Città
Eterna, e aprendo le loro menti e i loro cuori alla mirabile continuità tra la fede
dei santi Pietro e Paolo, quella dei confessori e martiri di ogni epoca, e la fede
cattolica trasmessa loro nelle famiglie, nelle scuole e nelle parrocchie. Fin dalla
sua fondazione, l’Università Notre Dame ha dato un notevole contributo alla Chiesa
nel vostro Paese, con il suo impegno nell’educazione religiosa dei giovani e nell’insegnamento
di un sapere ispirato dalla fiducia nell’armonia tra fede e ragione nel perseguimento
della verità e della rettitudine. Consapevole della speciale importanza dell’apostolato
per la nuova evangelizzazione, desidero esprimere la mia gratitudine per l’impegno
che l’Università Notre Dame ha mostrato nel corso degli anni, aiutando e rafforzando
l’insegnamento cattolico nella scuola elementare e secondaria negli Stati Uniti”.
Il
Papa ha sottolineato che “l’ispirazione che ha guidato Padre Edward Sorin e i primi
religiosi della Congregazione della Santa Croce nell’istituire l’Università Notre
Dame du Lac rimane centrale, nelle mutate circostanze del secolo XXI, per l’identità
che contraddistingue l’Università e il suo servizio alla Chiesa e alla società americana.
Nell’Esortazione apostolica sulla gioia del Vangelo ho sottolineato la dimensione
missionaria del discepolato cristiano, che ha bisogno di rendersi evidente nella vita
delle persone e nel lavoro di ciascuna istituzione ecclesiale. Questo coinvolgimento
in un “discepolato missionario” dovrebbe essere percepito in un modo del tutto speciale
nelle università cattoliche (cfr Evangelii gaudium, 132-134), che, per loro stessa
natura, sono impegnate a mostrare l’armonia tra fede e ragione e a mettere in evidenza
la rilevanza del messaggio cristiano per una vita umana vissuta in pienezza ed autenticità.
A tale riguardo, è essenziale una coraggiosa testimonianza delle università cattoliche
nei confronti dell’insegnamento morale della Chiesa e della difesa della libertà di
sostenere tali insegnamenti, in quanto proclamati con autorità dal magistero dei Pastori,
precisamente nelle e attraverso le istituzioni formative della Chiesa. Auspico che
l’Università Notre Dame continui ad offrire la sua indispensabile ed inequivocabile
testimonianza a questo aspetto della sua fondamentale identità cattolica, specialmente
di fronte ai tentativi, da qualsiasi parte essi provengano, di diluirla. E questo
è importante: l’identità propria, come è stata voluta dall’inizio. Difenderla, conservarla,
farla andare avanti!”.
Quindi, ha concluso: “Cari amici, vi chiedo di pregare
per me, affinché io adempia il ministero che ho ricevuto al servizio del Vangelo,
e vi assicuro le mie preghiere per voi e per tutti coloro che svolgono la loro missione
educativa nell’Università Notre Dame. Su di voi e sulle vostre famiglie, e in modo
particolare sugli studenti, i docenti e il personale di questa amata Università, invoco
i doni divini di sapienza, gioia e pace, e cordialmente imparto la mia Apostolica
Benedizione”.