Cristiani e musulmani pregano insieme per la pace in Ciad e Centrafrica
“La chiusura della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani è stata celebrata
in modo del tutto particolare in Ciad perché è coincisa con la terza Giornata nazionale
della coabitazione pacifica” afferma una nota inviata all’agenzia Fides da padre Clément
Marie Bonou, dei Francescani d’Immacolati di Maria. “Si tratta - spiega il religioso
- di un’iniziativa organizzata congiuntamente dall’arcidiocesi di N’Djamena, dal Consiglio
Superiore degli Affari Islamici e dall’Intesa delle chiese e delle missioni evangeliche
in Ciad al fine di promuovere il dialogo interreligioso e permettere ai ciadiani di
diverse confessioni religiose di vivere in un clima di amore e di pace”. La Giornata
doveva essere celebrata il 28 novembre ma è stata posticipata a causa della morte,
il 19 novembre, dell’arcivescovo di N’Djamena, mons. Mathias Ngarteri Mayadi, che
è stato il promotore dell’iniziativa. “La presenza del Presidente della Repubblica
e dei membri del suo governo denota il bisogno di tutti di operare perché regni la
pace e l’unità nella regione dell’Africa Centrale attualmente sconvolta dai disordini”
commenta padre Bonou, con un chiaro riferimento alla crisi nella confinante Repubblica
Centrafricana, dove soldati ciadiani fanno parte delle Missione dell’Unione Africana
incaricata di contribuire a riportare l’ordine nel Paese, dove la convivenza tra le
comunità cristiane e musulmane è messa a dura prova dai recenti avvenimenti. “Nelle
loro preghiere, i leader delle tre grandi comunità religiose, tra i quali mons. Joachim
Kouraleyo Tarounga, vescovo di Moundou in rappresentanza della Chiesa cattolica, hanno
chiesto a Dio di benedire il Ciad e di accordare la grazia alle autorità nazionali.
Una preghiera unanime è stato rivolta per la pace nella Repubblica Centrafricana”.
(R.P.)